Accrual: disponibili i modelli di raccordo e le modalità di trasmissione degli schemi di bilancio 2025

Indicazioni operative per gli Enti locali

Servizi Comunali Bilancio Finanza locale Registrazioni contabili Rendiconto
di Dolci Paolo
29 Luglio 2025

 

Le grandi novità della contabilità Accrual arrivano sempre ad agosto e anche quest’anno non sfugge a questa regola non scritta. Non a caso, i ragionieri capo e i loro collaboratori passeranno il Ferragosto ad approfondire i nuovi modelli di raccordo fra i piani dei conti attualmente in uso e il Piano dei conti unico Accrual.

A poco meno di un anno dall’emanazione delle indicazioni per l’avvio della fase pilota della contabilità Accrual e per la formazione di base (decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2024, n. 143) che coinvolge anche tutti gli Enti locali con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, arriva quella che può essere definita “una fase di transizione” della fase sperimentale della riforma 1.15 del PNRR.

Infatti, le amministrazioni sperimentatrici non possono ancora realizzare l’analisi degli interventi di adeguamento dei propri sistemi informativi per il recepimento degli standard contabili, come previsto dall’articolo 10, comma 8 del citato decreto, in quanto il MEF non ha ancora emanato l’apposito decreto (da adottare entro il 31 marzo 2025) recante i requisiti generali della fase pilota, ma cominciano ad avere gli strumenti per adempiere ad una delle milestone della riforma: la predisposizione degli schemi di bilancio 2025 secondo il nuovo piano dei conti unico.

Cerchiamo, comunque, di essere chiari: non si tratta ancora dell’attesa riforma Accrual, che prevede una nuova di contabilizzazione del patrimonio degli Enti e una diversa interpretazione dei principi contabili, ma di una traslazione della vecchia contabilità economico-patrimoniale secondo una nuova codifica, quella del nuovo Piano dei conti unico. E della successiva trasmissione dei modelli secondo le linee guida predisposte dal MEF.


I modelli di raccordo

I modelli di raccordo, predisposti in base alla tipologia di Ente pubblico, consentono la riclassificazione dei dati contabili di ciascuna Amministrazione secondo le voci del Piano dei conti unico e l’applicazione delle rettifiche e integrazioni necessarie al recepimento dei principi e delle regole del sistema contabile economico patrimoniale unico Accrual.

Si tratta di file Excel, composti di vari fogli di lavoro, contenenti relazioni e collegamenti automatici, pensati per semplificare il processo di compilazione e riclassificazione.

Le regioni, le province, le città metropolitane e i comuni che adottano il piano dei conti economico e il piano dei conti patrimoniale di cui agli allegati 6/2 e 6/3 al d.lgs. 118/2011 utilizzeranno il modello di raccordo 2/a mentre gli altri enti locali e gli enti strumentali in contabilità finanziaria utilizzeranno il modello di raccordo 2/b.

I modelli sono disponibili al link Modelli di raccordo mentre le specifiche Linee guida per i e il piano dei conti unico sono disponibili al link Linee guida modelli di raccordo.


Modalità di trasmissione

I modelli predisposti dovranno essere successivamente trasmessi alla Ragioneria Generale dello Stato attraverso protocolli di interoperabilità analoghi a quelli in uso per la trasmissione di dati contabili e di bilancio delle amministrazioni pubbliche alla Banca Dati Unitaria (BDAP).
La documentazione disponibile è reperibile nel documento di istruzioni tecniche per la trasmissione e tassonomie XBRL.


La situazione degli ITAS

Se gli Enti locali possono ora concentrarsi sul modello di raccordo, a livello centrale negli ultimi tre mesi il Comitato direttivo, l’organismo che ha funzioni di iniziativa e di indirizzo delle attività dello Standard Setter Board e approva i principi e gli standard contabili da questo elaborati, ha approvato diverse modifiche ad alcuni dei 18 standard contabili.

Si tratta essenzialmente di modifiche che rispondono a ragioni di chiarezza espositiva e di coerenza complessiva con gli standard prodotti successivamente.

Conseguentemente, sono stati apportati i necessari interventi di adeguamento del Piano dei conti unico.

Nello specifico sono stati modificati:

  • ITAS 1 – Composizione e schemi del bilancio di esercizio;
  • ITAS 4 – Immobilizzazioni materiali;
  • ITAS 12 – Bilancio consolidato.

Sul portale Accrual è disponibile, in calce a ITAS 1, il documento nel quale sono evidenziate le revisioni apportate rispetto alla versione precedente che riportiamo per completezza (ITAS 1 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio (con revisioni).

In definitiva si tratta di poche attività di revisione tecnica in attesa della partenza vera e propria del periodo di sperimentazione.


Cosa fare ora

Inevitabilmente, le prossime settimane saranno dedicate all’approfondimento dei modelli e delle linee guida appena pubblicate.
Per ora, gli Enti locali non possono fare altro che approcciarsi ai modelli di raccordo continuando (o iniziando a programmare) l’attività di formazione base del proprio personale, che viene fornita sul portale ministeriale della formazione Accrual (Contabilità Accrual).

Al termine dell’intero percorso formativo base, previo il superamento del test di verifica finale, i dipendenti otterranno il rilascio di un certificato attestante la formazione riconosciuto ai fini della formazione obbligatoria prevista dalla direttiva del Ministro Paolo Zangrillo, avente per oggetto la “Pianificazione della formazione e sviluppo delle competenze funzionali alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Tutto fa presagire nuove e complesse attività legate alla nuova contabilità Accrual, a carico dei Comuni (già alle prese con ormai insostenibili adempimenti di ogni genere) che subiranno un’inevitabile accelerazione e che saranno compresse in pochissimi mesi, i cui risultati non potranno che essere migliorati solo con il tempo.


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