Posizione assicurativa dipendente e sospensione cautelare procedimento penale, con sentenza di assoluzione
Risposta del Dott. Giancarlo Menghini
Risposta al quesito del Dott. Fabio Venanzi
QuesitiUna dipendente a tempo indeterminato di questo Ente ha presentato un certificato medico telematico di sessanta giorni, in relazione al suo stato di gravidanza a rischio, da lei dichiarato solo verbalmente. Il certificato medico acquisito dal sito INPS non contiene, ovviamente, la diagnosi ma solo la prognosi.
Quali sono le incombenze a carico della dipendente e dell’Ente in relazione al suo stato di gravidanza a rischio?
Tale stato deve essere certificato da apposito ufficio o è sufficiente un certificato del medico curante o del ginecologo?
Inoltre, va inviata la visita medico fiscale di controllo al domicilio della dipendente?
Sulla base dei dati forniti, la dipendente è in malattia “generica”. Infatti qualora volesse far scattare l’interdizione anticipata, dovrebbe far ricorso alla Medicina legale del lavoro al fine di vedersi riconoscere i benefici a ciò connessi (ad esempio dispensa dalla visita fiscale con trattamento economico al 100 percento invece di quello specifico del trattamento di malattia).
Al momento non ci sono incombenze né a carico del datore di lavoro né del lavoratore. La dipendente soggiace agli obblighi di reperibilità.
Dott. Fabio Venanzi 17 aprile 2018
Risposta del Dott. Giancarlo Menghini
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
TAR Sicilia, Palermo, Sezione V – Sentenza 10 marzo 2025, n. 535
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: