Criticità e spunti per i Comuni nella gestione e organizzazione di questa tipologia di eventi
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Il ruolo della Polizia Locale nella gestione delle sagre e feste popolari
Competenze istituzionali della Polizia Locale
La Polizia Locale rappresenta un presidio fondamentale nell’ambito delle manifestazioni pubbliche a carattere temporaneo, come sagre, fiere e feste popolari, esercitando un insieme composito di competenze che si estendono dalla fase preventiva (istruttoria e rilascio delle autorizzazioni), alla fase esecutiva (vigilanza durante lo svolgimento dell’evento), fino a quella successiva (attività di accertamento, sanzione e, in alcuni casi, trasmissione di notizie di reato).
Ai sensi degli articoli 3 e 5 della Legge quadro n. 65 del 7 marzo 1986, la Polizia Locale esercita funzioni di:
La prassi amministrativa impone un ruolo trasversale e sinergico della Polizia Locale con gli altri uffici comunali (SUAP, Commercio, Tecnico) e le autorità sovraordinate (Prefettura, ASL, Vigili del Fuoco, Protezione Civile), in un’ottica di tutela dell’ordine pubblico, della legalità e della sicurezza collettiva.
Controlli sul rispetto delle autorizzazioni
Nel corso dello svolgimento di sagre o eventi temporanei, la Polizia Locale è chiamata a effettuare una serie articolata di verifiche sul rispetto delle autorizzazioni rilasciate o delle SCIA presentate, assumendo una funzione di controllo sostanziale e non meramente documentale, secondo i principi della vigilanza attiva e del presidio del territorio.
In particolare, i controlli si estendono ai seguenti aspetti:
Tali controlli devono essere eseguiti in maniera equilibrata, ma decisa, secondo criteri di proporzionalità e adeguatezza, così come delineato anche dalla giurisprudenza amministrativa (cfr. TAR Toscana, sent. n. 232/2021, in tema di esercizio del potere di vigilanza durante eventi temporanei).
Controlli sulla circolazione e sulla viabilità
La regolazione della viabilità urbana in occasione di eventi temporanei costituisce una delle aree più sensibili sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza stradale. La Polizia Locale è deputata alla pianificazione e attuazione di tutte le misure necessarie a garantire la fluidità della circolazione e la tutela dell’incolumità di residenti e partecipanti.
Le misure che possono essere adottate, anche mediante specifiche ordinanze sindacali o dirigenziali, includono:
Tali poteri trovano fondamento negli artt. 6 e 7 del Codice della Strada, che attribuiscono ai Comuni la facoltà di adottare provvedimenti temporanei e urgenti per motivi di sicurezza e pubblica utilità, stabilendo al contempo le sanzioni amministrative pecuniarie in caso di inottemperanza.
In eventi di maggiore complessità, viene attivato un Piano Integrato della Sicurezza, con il coinvolgimento della Protezione Civile, dei VV.FF., della Prefettura e, in taluni casi, delle Forze di Polizia statali, in attuazione del modello di sicurezza partecipata previsto dal D.L. n. 14/2017, convertito in L. n. 48/2017, sulla sicurezza urbana integrata.
Attività sanzionatoria
Nel caso in cui, durante l’evento o a posteriori, vengano accertate violazioni amministrative o comportamenti difformi dalla normativa o dalle autorizzazioni rilasciate, la Polizia Locale è legittimata a procedere all’applicazione delle sanzioni previste dalla legge o a segnalare gli illeciti di rilevanza penale all’Autorità giudiziaria.
Le principali fattispecie sanzionabili includono:
L’azione sanzionatoria, tuttavia, deve sempre essere preceduta da un’attenta istruttoria e da un’attività di verbalizzazione precisa e circostanziata, nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza, anche alla luce del principio di buon andamento ex art. 97 Cost.
Regolamenti comunali, giurisprudenza e prassi operative
Il regolamento comunale per le sagre
La predisposizione di un regolamento comunale organico rappresenta uno strumento fondamentale per disciplinare con chiarezza tempi, modalità e limiti per lo svolgimento delle manifestazioni temporanee. Tale regolamento può stabilire:
In assenza di regolamento, si applicano le norme generali del TULPS, del Codice della Strada, delle leggi regionali e delle delibere comunali vigenti.
Profili giurisprudenziali
La giurisprudenza ha chiarito alcuni aspetti rilevanti nella materia:
Buone prassi operative (con esempi da regolamenti comunali e riferimenti a bandi regionali)
Le Amministrazioni locali più efficienti adottano prassi consolidate e strumenti operativi per garantire la corretta gestione delle manifestazioni temporanee (sagre, fiere, feste patronali), in un’ottica di legalità, sicurezza e semplificazione amministrativa. Tali prassi sono coerenti con i principi costituzionali di buon andamento (art. 97 Cost.), con gli obblighi previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005), e con la normativa sul procedimento amministrativo (L. 241/1990).
L’esperienza maturata da diversi enti locali e sostenuta da bandi regionali ha portato all’emersione di alcune buone prassi virtuose, che si possono così sintetizzare:
L’utilizzo di moduli integrati per tutte le richieste necessarie (occupazione suolo, SCIA, sicurezza, impatto acustico, vendita o somministrazione di alimenti) riduce la frammentazione documentale e consente un’istruttoria più rapida.
Esempio: Comune di Bologna – SUAP digitale
Riferimento regionale: Regione Toscana – Bando manifestazioni tradizionali (L.R. 21/2010)
L’adozione di schede ispettive consente verifiche sistematiche durante l’evento, uniformando le attività di controllo e facilitando il monitoraggio delle responsabilità amministrative.
Esempio: Comune di Udine – Regolamento manifestazioni
Riferimento regionale: Emilia-Romagna – DGR 1979/2019
Alcuni Comuni hanno istituito sportelli fisici o virtuali dedicati esclusivamente agli eventi temporanei, garantendo assistenza mirata agli organizzatori, coordinamento con gli altri uffici (Polizia Locale, Tecnico, ASL, ecc.), e tempi certi per le risposte.
Esempio: Comune di Cuneo – Sportello Eventi SUAP
Riferimento regionale: Piemonte – Misure per la semplificazione dei procedimenti SUAP (ex D.G.R. n. 25-4478/2012)
L’accesso facilitato a regolamenti, modulistica e canali di trasmissione online rafforza la trasparenza e l’efficienza del procedimento.
Esempio: Comune di Torino – Portale “Torino Facile”
Riferimento regionale: Regione Veneto – DGR 1588/2022
In alcune realtà sono stati stipulati protocolli d’intesa permanenti tra Comuni, autorità sanitarie, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine per facilitare l’esame congiunto delle pratiche e ridurre i tempi delle verifiche preventive.
Esempio: Comune di Modena – Protocollo sicurezza eventi 2023
Riferimento regionale: Emilia-Romagna – Linee guida per eventi e sagre (2019)
I protocolli interni comunali recepiscono le indicazioni del Ministero dell’Interno (Circolare Gabrielli 2017, Circolare Piantedosi 2018) e prevedono valutazioni congiunte su safety e security.
Esempio: Comune di Milano – Piano Sicurezza Grandi Eventi
Riferimento nazionale: Ministero dell’Interno – Linee guida su safety e security
La dematerializzazione dei procedimenti consente tracciabilità, interoperabilità tra uffici e trasmissione telematica certificata delle domande.
Esempio: Comune di Firenze – Inoltro online pratiche SUAP tramite piattaforma “Impresa in un giorno”
Riferimento regionale: Regione Lombardia – Progetto “Comuni digitali” e piattaforma MUTA
I Comuni pubblicano un’agenda ufficiale degli eventi che consente la programmazione territoriale, evitando sovrapposizioni e favorendo la promozione turistica.
Esempio: Comune di Trento – Agenda eventi integrata con il portale VisitTrentino
Riferimento regionale: Regione Lombardia – Misure valorizzazione eventi locali
La formazione tecnica e normativa degli addetti ai procedimenti è fondamentale per garantire l’uniformità delle istruttorie e la corretta applicazione delle norme di settore.
Esempio: Comune di Genova – Corsi sicurezza urbana e gestione eventi
Riferimento regionale: Regione Marche – Avviso per eventi tradizionali storici
L’istituzione di gruppi di lavoro consultivi consente di armonizzare le iniziative e di valorizzare la funzione sociale e culturale degli organizzatori locali.
Esempio: Comune di Reggio Emilia – Tavolo eventi locali
Riferimento regionale: Regione Lazio – Bando manifestazioni locali (L.R. 26/2007)
Prassi, giurisprudenza e orientamenti dottrinali
Il consolidamento di prassi amministrative coerenti e la crescente produzione giurisprudenziale in materia hanno contribuito a delineare un quadro interpretativo più stabile per gli enti locali.
Giurisprudenza amministrativa e penale
La giurisprudenza amministrativa ha riconosciuto ampia discrezionalità ai Comuni nel regolamentare le manifestazioni temporanee, purché nel rispetto dei principi di proporzionalità, trasparenza e imparzialità. Di seguito, alcune pronunce:
Orientamenti dottrinali
La dottrina più autorevole (Merusi, G. Falcon, Clarich) ha posto l’accento sul valore delle sagre come espressione del principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118 Cost.), ma anche sulla necessità di contemperare tali esigenze con i vincoli di legalità e controllo amministrativo. Si evidenzia altresì:
Conclusioni. Gestione integrata delle manifestazioni temporanee
Le sagre e le feste di paese rappresentano un’opportunità preziosa per lo sviluppo della coesione territoriale, della promozione turistica e dell’identità locale. Tuttavia, esse comportano una pluralità di obblighi e responsabilità per l’Ente locale, che deve operare in equilibrio tra valorizzazione dell’iniziativa civica e rispetto dei principi di legalità, sicurezza e trasparenza.
Per garantire una gestione efficace, conforme alle normative vigenti e capace di valorizzare il tessuto sociale e culturale del territorio, i Comuni dovrebbero adottare un approccio integrato e strutturato alla pianificazione e autorizzazione delle sagre, fiere e manifestazioni temporanee. Di seguito si propone una sintesi delle principali azioni operative da mettere in atto:
È opportuno che ogni Comune si doti di un regolamento specifico per le manifestazioni temporanee, che disciplini in modo chiaro i criteri autorizzativi, le competenze degli uffici coinvolti, gli obblighi degli organizzatori, le condizioni igienico-sanitarie, i profili di sicurezza e le sanzioni in caso di inadempienze. Il regolamento deve recepire le normative statali (ad es. TULPS, D.Lgs. 222/2016, L. 287/1991, Codice del Commercio regionale) e le linee guida ministeriali (come la Circolare Gabrielli e le successive direttive sulla safety e security).
La costituzione di un tavolo tecnico permanente tra SUAP, Polizia Locale, Ufficio Tecnico, Settore Cultura, Protezione Civile e, ove necessario, ASL e VV.FF., consente un coordinamento efficace e un esame congiunto delle istanze, evitando duplicazioni e ritardi istruttori. Questo gruppo di lavoro può anche aggiornare periodicamente le procedure in base alle modifiche normative e alle esigenze emergenti del territorio.
La predisposizione di un calendario comunale degli eventi, condiviso con le Pro Loco, i comitati organizzatori e le associazioni culturali, consente una razionalizzazione delle date, evita sovrapposizioni e favorisce una programmazione coerente e distribuita nel tempo. Il calendario dovrebbe essere pubblicato in un’apposita sezione del sito istituzionale, con aggiornamenti in tempo reale e possibilità di consultazione pubblica.
Un investimento strutturato nella formazione del personale degli uffici comunali coinvolti nei procedimenti (SUAP, Ufficio tecnico, Polizia Locale, Settore eventi) è essenziale per assicurare competenza tecnica e aggiornamento normativo. I corsi devono includere tematiche quali sicurezza urbana, normativa alimentare, procedure autorizzative semplificate, utilizzo di strumenti digitali e vigilanza in occasione di eventi.
L’adozione di modelli uniformi per le domande, corredati da istruzioni chiare e semplificate, consente agli utenti di inoltrare le pratiche correttamente e agli uffici di istruire le pratiche in tempi certi. Parallelamente, l’uso di checklist per i controlli ispettivi – sia in fase di sopralluogo preventivo che durante l’evento – garantisce trasparenza e tracciabilità dell’attività amministrativa e sanzionatoria.
È utile predisporre strumenti per la raccolta sistematica di dati e feedback sugli eventi autorizzati (es. report di vigilanza, valutazioni post-evento, rilevazioni sui flussi e sull’impatto economico o ambientale). Questo consente ai Comuni di individuare criticità ricorrenti, adottare misure correttive e definire standard qualitativi per la concessione futura delle autorizzazioni.
La digitalizzazione completa del procedimento (ricezione istanze, pagamento telematico, tracciamento dell’istruttoria, rilascio degli atti) migliora la trasparenza verso l’utenza, favorisce la tracciabilità e riduce gli oneri amministrativi. È opportuno che il Comune si avvalga di piattaforme interoperabili con il portale “Impresa in un giorno”, ovvero sistemi informatici integrati che consentano la gestione unificata delle pratiche anche da parte degli enti terzi coinvolti (ASL, VVFF, ARPA).
In un contesto normativo in costante evoluzione, l’adozione di un modello di governance integrato e digitalizzato delle manifestazioni temporanee consente agli Enti locali di contemperare le esigenze partecipative delle comunità con gli imprescindibili obblighi di legalità, prevenzione e vigilanza.
--> Per approfondire alcuni aspetti:
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 24 marzo 2025
Ministero dell'Economia e delle Finanze - Circolare 3 febbraio 2025, n. 2
Dipartimento della ragioneria Generale dello Stato – Circolare 3 febbraio 2025, n. 2
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