Mancato rispetto delle disposizioni sul colore degli edifici in centro storico previste nel Regolamento Edilizio comunale
Risposta dell'Avv. Mario Petrulli
Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
QuesitiDovendo provvedere all'approvazione del regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili, è necessario approvare prima una delibera di Giunta per la determinazione delle tariffe e l'istituzione di uffici separati di stato civile oppure prima il regolamento e poi la definizione delle tariffe e delle sedi?
Le sale del palazzo comunale possono essere destinate alla celebrazione dei matrimoni civili e/o costituzione di unioni civili mediante un semplice provvedimento amministrativo del Sindaco; il ministero ha esplicitato che “la celebrazione del matrimonio civile può avvenire anche nei giardini della casa comunale, purché essi ne costituiscano, con carattere di continuità, una pertinenza funzionale, in aderenza a quanto disposto dagli articoli 817-819 del codice civile.”
Come previsto dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 29 del 7 giugno 2007 è stata ammessa la celebrazione anche al di fuori della sede municipale purché in location di cui il comune abbia disponibilità individuati tramite apposita delibera di Giunta.
Secondo il Ministero “E’ ammissibile la celebrazione del matrimonio in un sito esterno alla casa comunale di proprietà privata, purché acquisita alla disponibilità comunale attraverso titolo giuridico (per esempio, contratto di comodato d’uso, di locazione, di usufrutto, ecc.) con carattere di ragionevole continuità temporale (e non quindi per un singolo matrimonio) e di esclusività. L’uso della struttura, pertanto, anche se di proprietà privata, deve essere strettamente e direttamente connesso alla funzione amministrativa propria della casa comunale”, inoltre “la celebrazione del matrimonio non potrà altresì avvenire presso siti di proprietà comunale, che per la loro attrattiva estetica e/o storica e/o ambientale abbiano una destinazione turistica, siano aperte al pubblico e caratterizzate da affollamento, a meno che tali siti siano riservati, con carattere di periodicità, all’esclusiva disponibilità comunale per essere destinati, appunto, alle celebrazione.”
È pertanto in uso ormai da tempo la possibilità di celebrazione anche presso strutture private.
Per i luoghi di proprietà comunale sarà sufficiente una deliberazione della Giunta Comunale che li individua come luoghi deputati alla celebrazione dei matrimoni/unioni civili e che preveda le relative tariffe a carico dei nubendi.
Per le proprietà di privati l’individuazione della location deve avvenire attraverso un percorso per l'istituzione di luoghi con opportuni atti amministrativi improntati ai caratteri della trasparenza, ragionevolezza, ecc.
Quindi, assumendo:
24 Giugno 2025
Andrea Dallatomasina
Parole chiave: regolamento, celebrazione, matrimonio, delibera
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3849, sintomo n. QD3886
Risposta dell'Avv. Mario Petrulli
Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
ANAC – Delibera 14 maggio 2025, n. 225
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