Notifica tardiva del decreto di cittadinanza italiana e prestazione del giuramento
Risposta della Dott.ssa Tiziana Piola
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiCittadina ucraina residente presenta decreto di cittadinanza e si fissa l’appuntamento per il giuramento di cittadinanza.
La stessa, coniugata all'estero e mai trascritto il matrimonio, dichiara di essere divorziata, fornendo solo copia non legalizzata della sentenza ed è impossibilitata a presentare la sentenza prima del giuramento.
Qualora procedesse al giuramento senza aver fornito tale documentazione, successivamente dovrebbe comunque presentare: l’atto di nascita, l’atto di matrimonio, la sentenza di divorzio tradotta e legalizzata.
Nel caso in cui non consegnasse alcun atto né prima né dopo il giuramento, potrebbe risultare cittadina italiana con stato civile non conosciuto, in assenza di elementi documentali che permettano la corretta registrazione della sua condizione.
In tale ipotesi, si chiede se sia possibile accettare una dichiarazione ufficiale del Consolato Italiano in Ucraina, ad esempio una nota in cui si attesta che “sulla base della documentazione agli atti o della sentenza ucraina, lo stato civile attuale della persona è…”, che possa eventualmente supportare i colleghi dell’anagrafe nella corretta classificazione e aggiornamento dello stato civile.
Se la cittadina ucraina consegna documentazione formata in Ucraina inevitabilmente dovrà essere formalmente corretta quindi munita di apostille ed ufficialmente tradotta, diversamente potrebbe avvalersi del Consolato ucraino in Italia il quale sulla base della medesima documentazione potrebbe emettere attestazione in cui specificare lo stato civile spettante alla propria cittadina.
Comunque sia, poiché il matrimonio è stato sciolto dal divorzio prima che la signora acquistasse la cittadinanza italiana, anche se la documentazione pervenisse successivamente all’acquisto della cittadinanza italiana la signora sarebbe trattata come una straniera ossia l’anagrafe gestirebbe la documentazione pervenuta per aggiornare lo stato civile in anagrafe senza coinvolgere lo stato civile che sarebbe incompetente alla trascrizione dell’atto di matrimonio già sciolto.
17 Giugno 2025
Dott.ssa Grazia Benini
Parole chiave: aggiornamento, stato civile, divorzio, cittadinanza
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3842, sintomo n. QD3879
Risposta della Dott.ssa Tiziana Piola
Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai
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