Gas naturale: nuova gara per completare l’offerta Consip alle PA
CONSIP – 28 febbraio 2023
Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiL’Ente per partecipare ad un bando per accedere a finanziamenti pubblici deve garantire il 25% del contributo con risorse proprie. Può il comune bandire una gara di appalto per un’opera pubblica e stabilire come copertura del 25% a proprio carico, l’obbligo a carico della ditta aggiudicataria di acquistare un immobile (pari valore alla quota a carico dell’Ente)?
L’art. 191 del Codice prevede espressamente l’istituto della cessione di immobili in cambio di opere, che può essere utilizzato nel caso di specie.
Il bando di gara può prevedere a titolo di corrispettivo, totale o parziale, il trasferimento all'affidatario o, qualora l'affidatario vi abbia interesse, a soggetto terzo da questo indicato, purché in possesso dei prescritti requisiti di cui all'articolo 80 del Codice, della proprietà di beni immobili appartenenti all'amministrazione aggiudicatrice, già indicati nel programma triennale per i lavori o nell'avviso di preinformazione per i servizi e le forniture e che non assolvono più, secondo motivata valutazione della amministrazione aggiudicatrice o dell'ente aggiudicatore, funzioni di pubblico interesse.
Possono formare oggetto di trasferimento anche i beni immobili già inclusi in programmi di dismissione, purché prima della pubblicazione del bando o avviso per l'alienazione, ovvero se la procedura di dismissione ha avuto esito negativo.
Il valore dei beni immobili da trasferire a seguito della procedura di gara è stabilito dal RUP sulla base del valore di mercato determinato tramite i competenti uffici titolari dei beni immobili oggetto di trasferimento.
Il bando di gara può prevedere che il trasferimento della proprietà dell'immobile e la conseguente immissione in possesso dello stesso avvengano in un momento anteriore a quello dell'ultimazione dei lavori, previa presentazione di idonea garanzia fideiussoria per un valore pari al valore dell'immobile medesimo. La garanzia fideiussoria, rilasciata dai soggetti di cui all’articolo 93, comma 3 Cos., prevede espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2 del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. La fideiussione è progressivamente svincolata con le modalità previste con riferimento alla cauzione definitiva.
La fattispecie di cui all’articolo 191 del d. lgs. n. 50/2016 (Cessione di immobili in cambio di opere) si sostanzia nel trasferimento della proprietà di beni immobili da parte dell’amministrazione aggiudicatrice a favore dell’affidatario a titolo di corrispettivo, totale o parziale, dei lavori.
In tal caso, mancando un flusso finanziario a favore del Comune, non risulta applicabile l’articolo 7, comma 5, del d.l. 78/2015, posto che manca la somma di denaro o, comunque, la quantità di beni fungibili da corrispondere al mutuante (cfr. Corte conti sez. contr. Lombardia, delibera n. 240/2016).
Dott. Eugenio De Carlo 17/04/2018
CONSIP – 28 febbraio 2023
CONSIP – 27 febbraio 2023
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