Debiti fuori bilancio

Risposta al quesito del Dott. Ennio Braccioni

Quesiti
di Braccioni Ennio
18 Aprile 2018

DOMANDA:

Nel 2012 è stato finanziato dalla Regione un progetto concernente un evento artistico culturale dell'importo di circa €. 750.000,00 di cui una quota pari a circa €. 150.000,00 a carico dei 4 comuni aderenti al progetto i quali dovevano provvedere con un importo a carico del propri bilanci e una quota derivante dalla bigliettazione. La quota incassata dai biglietti (inferiore rispetto a quanto previsto) e quella appostata in bilancio sono state versate al comune capofila. Ora la Regione richiede il saldo degli importi dovuti da ciascun comune. Si chiede se le somme non incassate dalla bigliettazione e comunque dovute alla regione siano da considerarsi debiti fuori bilancio o possano essere nuovamente appostate in bilancio e coperte eventualmente con l'avanzo di amministrazione.

 

 

RISPOSTA:

Da quanto esposto nel quesito sembra di capire che l’onere di circa 150.000 euro posto a carico dei quattro comuni sia stato a suo tempo assunto dagli stessi nei confronti della Regione, cui ha fatto carico la complessiva spesa di 750.000 euro occorrente per la realizzazione dell’evento (e ciò spiegherebbe la attuale richiesta della Regione concernente “... il saldo degli importi dovuti da ciascun comune ...”).

Non viene altresì specificato se e quali atti sono stati a suo tempo adottati da ciascun comune per la assunzione dell’onere relativo alla propria quota di spesa, ma dal contenuto del quesito emerge che allo stato attuale non risultano atti di impegno idonei ad assicurare la copertura del saldo della somma dovuta alla regione.

Ove sia corretta la ricostruzione come sopra esposta, la somma attualmente richiesta dalla regione quale saldo dovuto da ciascun comune, non risultando coperta da regolare atto di impegno preventivamente assunto, si configura quale acquisizione di servizi in violazione degli obblighi stabiliti dal comma 1 dell’art. 191 del TUEL (che per la effettuazione di spese da parte degli enti locali prescrive la previa sussistenza dell’impegno contabile registrato sul competente programma del bilancio nonché la attestazione della relativa copertura finanziaria), onde la stessa va necessariamente qualificata come debito fuori bilancio, così come delineato dall’art. 194, comma 1, lettera e), del TUEL.

Per il finanziamento del suddetto debito, qualora ne sia riconosciuta la legittimità ai sensi e nei limiti del ricordato art. 194 del TUEL, potrà indubbiamente utilizzarsi, con provvedimento di variazione di bilancio, la quota libera dell’avanzo di amministrazione, trattandosi della prima delle priorità che l’art. 187, comma 2, del TUEL stabilisce per l’utilizzo di detta quota.

14/04/2018


                                  

 

Risposta

DOMANDA A CHIARIMENTO

A completamento di quanto indicato nella domanda originaria, si fa presente che i quattro comuni avevano adottato atti di Giunta con i quali erano state impegnate le somme di loro competenza e avevano previsto che la differenza sarebbe stata pagata con i proventi derivanti dalla bigliettazione (queste ultime somme erano state imputate per pari importo alle partite di giro).

Il mio dubbio quindi è se le somme richieste a ciascun comune siano adesso da considerare debiti fuori bilancio o possano essere delle minori entrate.

 

RISPOSTA A CHIARIMENTO

Da quanto specificato, gli impegni assunti dai comuni non hanno riguardato tutta la quota di spesa posta a loro carico (150.000 euro) ma soltanto una parte di essa, indicando per la differenza una “copertura” mediante gli introiti della bigliettazione, con registrazione della stessa a partite di giro (ove l’entrata è stata presumibilmente accertata per cassa, e la spesa effettuata in misura pari all’entrata accertata, ovviamente in misura inferiore a quella prevista e  che avrebbe dovuto coprire la spesa dei comuni).

Quanto sopra dimostra - a parte la impropria contabilizzazione a partite di giro di una spesa che avrebbe dovuto essere prevista all’interno del bilancio, in parte corrente e/o in parte capitale a seconda della natura della spesa stessa - che non è stato a suo tempo assunto un regolare impegno di spesa, quantomeno per l’importo eccedente quelli effettivamente assunti con le indicate delibere di giunta e quelli contabilizzati a partite di giro, onde si conferma quanto già indicato nella precedente risposta.

Dott. Ennio Braccioni 16 aprile 2018      

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