Presentazione SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande in un locale dove esiste già un'attività di bar e sospensione attività in quanto i locali occupati abusivamente

Non può essere presentata una SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande riferita ad un locale nel quale è già insediata un’altra attività di somministrazione perché le attività devono essere distinte e distinguibili, anche ai fini della sorvegliabilità dei locali ai sensi del D.M. 17/12/1992, n. 564.

Per poter presentare la nuova SCIA è necessario che il titolare della precedente attività abbia prodotto al comune una comunicazione di cessazione, fatto salvo il caso che la fattispecie rientri nelle previsioni di cui all’Articolo 15, comma 1, lettera a) della Legge Regionale Emilia Romagna 26 luglio 2003, n. 14 e che, quindi, il titolo abilitativo sia decaduto, in quanto la preesistente attività è stata sospesa per un periodo superiore a dodici mesi. In tal caso però sarà necessario adottare un atto di declaratoria della decadenza.

Premesso quanto sopra illustrato, si specifica che la disponibilità dei locali non rientra tra i requisiti richiesti per la presentazione della SCIA di somministrazione dal Decreto Legislativo 222/2016 sulla concentrazione dei regimi amministrativi e che tale motivazione non consente la sospensione dell’attività.

Ai sensi del D.P.R. 07/09/2010, n. 160, l’ufficio competente in materia di attività produttive è il SUAP comunale.

26 Maggio 2025

Dott. Ambrogio Fichera

Parole chiave: SCIA, sospensione, abusivamente, somministrazione alimenti e bevande, bar

Per i clienti Halley: ricorrente n. QS3468, sintomo n. QS3536