Trascrizione sentenza estera di divorzio di un cittadino residente, divorzio avvenuto dopo la naturalizzazione, la cui moglie risulta contumace e non assistita da un avvocato

Nell’esaminare la compatibilità di un provvedimento giurisdizionale straniero con il nostro ordinamento è fondamentale capire se la mancata presenza di un soggetto coinvolto nella causa (in questo caso, la moglie) è una assenza per libera scelta (contumacia) oppure perché non è stata chiamata in giudizio.

La contumacia, infatti, è la condizione di un soggetto chiamato in giudizio che sceglie di non costituirsi e non impedisce il riconoscimento del provvedimento; diversa è, invece, la situazione in cui la procedura attivata da una parte arriva a conclusione senza che l’altra parte abbia avuto la possibilità di costituirsi.

Se si realizza questo ultimo caso abbiamo la lesione del diritto di difesa (in questo caso della moglie) e la sentenza non è riconoscibile in Italia per contrarietà all’ordine pubblico e non è possibile ovviare con una richiesta del soggetto leso.

Se, invece, alla moglie è stato regolarmente notificato l’avvio della procedura di divorzio (e questo dovrebbe risultare dalla lettura della sentenza “in estensa” del divorzio), la sentenza (se è regolare sotto tutti gli altri aspetti, formali e sostanziali) può essere trascritta.

7 Maggio 2025

Dott.ssa Roberta Mugnai

Parole chiave: divorzio, trascrizioni, contumace, sentenza

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