Pensioni più alte per chi lascia il lavoro nel 2025

La novità riguarda il calcolo della pensione con il sistema contributivo

Servizi Comunali Trattamento economico Trattamento pensionistico
di Menghini Giancarlo
29 Aprile 2025

 

Con messaggio n. 914/2025 l’INPS informa che per 2025 il montante contributivo sarà rivalutato del 3,66%. Questa novità riguarda il calcolo della pensione con il sistema contributivo, in base al quale il suo importo è pari a una percentuale della somma di tutti i contributi versati durante l’intera vita lavorativa (generalmente pari al 33% del proprio reddito, stipendio o retribuzione). La somma dei contributi costituisce il montante contributivo; la percentuale che, applicata al montante, determina l’importo annuo di pensione, è fissata dalla legge in corrispondenza a ciascuna possibile età di pensionamento, da 57 a 71 anni.

Il montante contributivo, ogni anno, è soggetto a rivalutazione al fine di conservare almeno in parte il potere di acquisto. Il tasso per la rivalutazione è fissato ogni anno dall’Istat, in misura pari alla variazione del Pil dei cinque anni precedenti. Poiché agganciato al Pil (e non all’inflazione) il tasso di rivalutazione del montante sale oppure scende in misura proporzionale all’eventuale crescita o decrescita dall’economia; ciò determina che non sempre riesce a garantire il recupero completo del potere di acquisto.

Il tasso comunicato dall’Inps è relativo all’anno 2024 che si applica al montante accumulato al 31 dicembre 2023 a favore di chi va in pensione quest’anno: 1,036622, che significa una rivalutazione del 3,6622% (a titolo di curiosità lo scorso anno è stato pari a 1,023082, cioè al 2,3082%).

In un recente passato solo in due occasioni il tasso è risultato negativo: nel 2014 e nel 2021. Nel 2014 ( - 0,001927%, quindi, ad esempio 100.000€ di contributi sarebbero diventati 99.806,30€); in queste due occasioni l’INPS scongiurò la «svalutazione» sostenendo che la legge 335/1995, nota come la riforma Dini delle pensioni, non prevedeva l’applicazione del tasso di segno negativo. La tesi dell’INPS è divenuta norma con il D. L. n. 65/2015, che ha modificato la legge 335/1995 con la seguente precisazione: «in ogni caso il coefficiente di rivalutazione (…) non può essere inferiore a 1, salvo recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive». Nel 2021 la condizione di tasso di rivalutazione negativa si è ripetuta: - 0,000215% che, per effetto della norma del D.L. n. 65/2015, non è stato applicato.


--> Per approfondire alcuni aspetti:

Indietro

News

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×