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INPS – Messaggio 15 maggio 2015, n. 1505
RIsposta del Dott. Massimo Monteverdi
QuesitiSe il dipendente trasmette un certificato medico con prognosi dal 11/04 al 12/05 indicandolo come inizio di una nuova malattia. Successivamente, affermando che il medico avesse sbagliato, trasmette un nuovo certificato, indicando la continuazione di una malattia iniziata il 12/03, con prognosi dal 12/04 al 12/05. È possibile considerare il secondo certificato come sostitutivo del primo anche senza che questo sia stato annullato?
In generale, se il certificato di malattia contiene degli errori, è necessario provvedere al suo annullamento che deve avvenire, a cura del medico che lo ha emesso, entro le ore 24:00 del giorno successivo all’emissione.
Se l’errore è riscontrato dopo tale termine, come sembrerebbe sia il caso qui in discussione, la correzione deve essere richiesta rivolgendosi alla sede territoriale Inps di riferimento, anche mediante comunicazione Pec, contenente l’indicazione dell’errore e dunque il motivo dell’annullamento.
Ci sembra, peraltro, che al netto della necessaria correzione dell’errore con le modalità sopra descritte, che si debba verificare che il certificato di malattia decorrente dal 12/3 copra anche il giorno 11/4.
Se sì, il certificato che decorre dal 12/4 è la continuazione della prima malattia.
Se no, vuol dire che il lavoratore è rientrato al lavoro il giorno 11/4 oppure che l’assenza sia giustificata da un altro motivo.
28 aprile 2025
Dott. Massimo Monteverdi
Parole chiave: certificato medico, malattia, prognosi, nuovo certificato, errore, continuazione
Per i clienti Halley: ricorrente n. QP8452, sintomo n. QP8539
INPS – Messaggio 15 maggio 2015, n. 1505
presentata dal dott. Andrea Antognoni
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
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