Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiIstante cittadinanza iure sanguinis ha cambiato sesso nel 2018 (da maschio a femmina) ma non può produrre sentenza di cambio genere (per trascriverla nei nostri registri) poiché la legge del CNJ brasiliano 73/2018 prevede che per cambiare nome, sesso e generalità su atto di nascita, e cambiare CdI, Passaporto e CF, basta presentarsi allo sportello comunale e fare richiesta scritta. Come possiamo procedere alla trascrizione dell'atto di nascita dell'istante senza sentenza? E con quali generalità?
Il problema posto è di difficile soluzione e realmente in questo caso dovrebbe essere il Ministero a fornire una risposta operativa. In realtà, il Ministero dell’Interno si era già espresso sulla problematica della rettificazione di sesso operata all’estero, nel suo massimario per l’Ufficiale di stato civile al paragrafo 16.1:
“La sentenza pronunciata dal tribunale straniero nei confronti di persona cittadina italiana per rettificarne il sesso e conseguentemente cambiarne il nome, per avere efficacia in Italia, deve essere oggetto di riconoscimento. A tal fine dovrà stabilirsi se le procedure di rettificazione di sesso regolate dalle due legislazioni siano omogenee o contrastino tra loro e se, quindi, possa farsi luogo al riconoscimento della sentenza del giudice straniero”
Quello che il Ministero prevede è pertanto solamente una rettificazione di sesso avvenuta per via giudiziaria da verificarsi in base a quanto previsto dall’art. 65 della legge 218/1995. Lo stesso Consolato d’Italia in Rio del Janeiro nel suo sito, rispondendo ad una Faq così specifica: “Gli atti amministrativi brasiliani non trovano riscontro nella legislazione italiana non avendo pertanto alcun valore in Italia.”
In realtà, a mio parere, ci sarebbe spazio per accettare un provvedimento ammnistrativo di rettificazione di sesso perché sono numerosi i teorici della materia che, commentando l’articolo 65 della legge 218/1995 che si riferisce al riconoscimento dei provvedimenti amministrativi, si esprimono in tal modo:
“Il riferimento, come oggetto di riconoscimento, ai ‘provvedimenti’, deve essere interpretato nel senso che vi sono ricompresi, oltre alle sentenze, anche gli atti amministrativi che autoritativamente incidono sulle situazioni giuridiche nelle materie indicate” per cui non escluderei la possibilità di poter riconoscere l’efficacia in Italia di un provvedimento di rettificazione di sesso avvenuto per via amministrativa , ma occorre un provvedimento da poter valutare, mentre, nel caso esposto, lei si ritrova semplicemente un’annotazione apposta nell’atto di nascita. In questo frangente non vedo altra possibilità che emettere un preavviso di rigetto richiedendo la produzione del provvedimento amministrativo da valutarsi per le ragioni sopra descritte. Nel caso in cui questo provvedimento non venga esibito rigetterete la trascrizione ed inviterete il soggetto a presentare ricorso innanzi al tribunale così che si possa poi disporre di una pronuncia del giudice.
22 Aprile 2025
Dott.ssa Grazia Benini
Parole chiave: rettificazione del sesso, sentenza, trascrizioni, atto di nascita, brasiliano
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3756, sintomo n. QD3792
Risposta di Andrea Dallatomasina
Ministero dell’Interno – Circolare 16 magio 2025, n. 48
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
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