Dimora alternata su due immobili in cui su uno si ha la residenza e nell'altro si è comodatari

Gli spostamenti sporadici o stagionali della dimora non pregiudicano l’applicazione ordinaria dell’imposta che vede applicare al caso di specie l’esenzione per l’abitazione principale ove il possessore è residente, nonché la riduzione del 50% sul fabbricato dove insiste il contratto di comodato alla figlia (parente in linea retta di primo grado) purchè rispetti tutti i requisiti contenuti nel comma 747 lett. c) della legge 160/2019 che di seguito si riportano per maggiore chiarezza: “per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Il beneficio di cui alla presente lettera si estende, in caso di morte del comodatario, al coniuge di quest'ultimo in presenza di figli minori”.

02 aprile 2025

Dott. Luigi D’Aprano

Parole chiave: dimora, alternata, residenza, comodato

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