Il magazzino dei ruoli al centro dell’audizione al Senato del Direttore dell’Agenzia delle entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione

Fisco Oggi – 27 marzo 2025

Servizi Comunali Entrate comunali Entrate tributarie

28 Marzo 2025

Fisco Oggi

Il Direttore in audizione al Senato: al centro, il magazzino dei ruoli

27 Marzo 2025

Nell’intervento, i dati sulla composizione del carico di 1.279,8 miliardi dei ruoli affidati ad Agenzia entrate-Riscossione e le novità operative apportate dalla riforma fiscale

Il direttore dell’Agenzia delle entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, ha svolto questa mattina un’audizione alla VI commissione Finanze e Tesoro del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul magazzino fiscale in carico ad Ader e dell’esame parlamentare attualmente in corso del disegno di legge sulla rateizzazione dei carichi fiscali.

Il “magazzino” dei ruoli affidati dai diversi enti creditori nel periodo 1° gennaio 2000 – 31 gennaio 2025, ammonta a 1.279,8 miliardi di euro, dei quali 1.272,9 miliardi relativi a carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2024. Circa il 40% dei crediti è di difficile recuperabilità per le condizioni soggettive del contribuente (soggetti interessati da procedure concorsuali, persone decedute e imprese cessate, nullatenenti), mentre per 580,8 miliardi l’agente della riscossione ha già svolto negli anni azioni esecutive e/o cautelari. La parte residua comprende i crediti interessati da provvedimenti di sospensione (circa 50,9 miliardi di euro), i crediti interessati da rateizzazioni in corso (34,7 miliardi di euro) e infine i crediti per i quali devono ancora essere avviate azioni cautelari e/o esecutive (101,2 miliardi di euro).

È la fotografia del carico contabile residuo dei ruoli affidati ad Agenzia entrate-Riscossione, con cui il direttore dell’Agenzia delle entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, ha aperto questa mattina il proprio intervento in audizione alla VI commissione Finanze e Tesoro del Senato.

Due i temi dell’audizione: in primo luogo, l’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale in carico all’Agenzia delle entrate-Riscossione, in corso in questi giorni in commissione e in secondo luogo l’esame del disegno di legge sulla rateizzazione dei carichi fiscali (AS 1375).

Il direttore ha osservato che il cosiddetto “magazzino della riscossione” ha registrato una costante crescita e, ormai da tempo, ha assunto una consistenza anomala. Ciò, nonostante il progressivo incremento anche dei risultati della riscossione mediante ruolo, che è passato da circa 3 miliardi di euro all’anno nel periodo 2000-2005, quando la riscossione era affidata a soggetti privati, a una media annuale di circa 7,5 miliardi di euro nel periodo Equitalia (2006-2016) e poi 12,4 miliardi nel periodo 2017-2024. Negli ultimi due anni, in particolare, il recupero ha raggiunto rispettivamente i 14,8 e 16 miliardi di euro.

A partire da queste evidenze, il direttore ha illustrato l’attuale composizione del magazzino della riscossione secondo diverse caratteristiche. La composizione dei crediti, per esempio, è per l’84% di natura erariale, ossia proveniente dalle agenzie fiscali (Agenzia delle entrate, Agenzia delle dogane e dei monopoli, dall’Agenzia del demanio) o da Amministrazioni statali (Ministeri, Prefetture, eccetera), per il 12% da Inps e Inail (crediti contributivi o previdenziali), per il 2% dai Comuni (recupero di tributi locali come Imu e Tari, ma anche le sanzioni per violazioni al Codice della strada) e infine il restante 2% da altre tipologie di enti impositori (Regioni, Casse di previdenza, Camere di commercio, Ordini professionali eccetera).

Sotto il profilo della vetustà dei crediti residui, solo il 39% del magazzino risale agli anni successivi al 2017, il 35% è stato affidato nel periodo 2011-2017 e il restante 26% (circa 336 miliardi) proviene da crediti affidati fino al 2010, quindi vecchi di più di 15 anni.

Delle 296 milioni di singole pretese creditorie, sotto forma di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivo, la stragrande maggioranza (225,3 milioni) è inoltre di importo residuo inferiore a 1.000 euro.

Per quanto riguarda la platea dei debitori, i contribuenti con debiti residui da riscuotere, senza considerare eventuali coobbligati, sono circa 22,3 milioni, di cui circa 3,5 milioni persone giuridiche (società, fondazioni, enti, associazioni, eccetera), e i restanti 18,8 milioni persone fisiche, di cui 2,9 milioni con un’attività economica (artigiani, liberi professionisti, eccetera).

Il 60% dei soggetti è stato iscritto a ruolo in almeno 10 differenti annualità. L’alta recidività dei soggetti iscritti a ruolo comporta che circa l’87% del valore del magazzino sia riferibile a soli 1,32 milioni di contribuenti condebiti residui superiori a 100 mila euro in buona sostanza men del 6% dei contribuenti ha un debito complessivo superiore a 100 mila euro). D’altro canto, circa il 43% dei 22,3 milioni di contribuenti presenta debiti residui inferiori a 1.000 euro, pari allo 0,2% del carico residuo complessivo.

Sul residuo contabile di 1.272,9 miliardi di euro, relativo ai carichi affidati negli ultimi 25 anni (2000-2024), inoltre, si ritiene che circa il 42%, ossia 537,7 miliardi non sia recuperabile per vari motivi, come la situazione economico- patrimoniale del debitore o condizioni oggettive dei crediti, per esempio le sanzioni riferite a persone decedute, che non sono trasmissibili agli eredi, o altre condizioni ancora, come la cancellazione delle società di capitali dal registro delle imprese.

Il direttore ha poi dedicato parte dell’intervento a delineare le cause della stratificazione del “magazzino” negli ultimi 25 anni, tra cui la pregressa disciplina dell’inesigibilità, di recente superata dalle disposizioni del decreto legislativo n. 110/2024, per cui l’agente della riscossione si ritrovava obbligato a porre in essere attività di presidio al solo fine di mantenere integro il diritto alla “teorica” riscossione di crediti non formalmente inesigibili ma di fatto, in larga misura praticamente irrecuperabili (e, per quanto riguarda le entrate erariali, in gran parte anche già svalutati nel bilancio dello Stato).

Sulla consistenza del magazzino incidono anche i volumi dei carichi affidati (mediamente 33 milioni di singoli crediti da riscuotere), in gran parte di valore esiguo (il 64% è inferiore a 500 euro), che richiedono ogni anno l’emissione di oltre 19 milioni di atti. Solo il 20% degli atti notificati annualmente viene regolarizzato nel periodo immediatamente successivo alla notifica, mentre un ulteriore 25% trova definizione nei successivi 4/5 anni, solo dopo l’avvio di procedure di recupero o a seguito di rateizzazione. Oltre il quinto anno successivo alla notifica gli atti che vengono regolarizzati assumono percentuali decrescenti e marginali.

L’accumulo di cartelle/avvisi nel “magazzino” di Ader non regolarizzati nel breve/medio periodo trae origine anche dalla complessità degli adempimenti propedeutici all’avvio delle procedure di recupero coattivo, che assorbono buona parte della capacità operativa di Ader, gravata inoltre da una significativa riduzionedell’organico dal 2007 a oggi.

Delineato il quadro, il Direttore ha poi illustrato l’approccio gestionale/operativo all’attività di recupero di Ader, orientato a un contemperamento tra l’esigenza di lavorare i carichi del “magazzino” residuo e quella di assicurare la tempestività dell’azione, anche alla luce del nuovo contesto normativo dettato prima dall’articolo 18 della legge delega della riforma fiscale (legge n. 111/2023) e poi dall’emanazione del conseguente decreto legislativo n.110/2024.

La riforma fiscale ha attuato infatti una revisione del sistema nazionale della riscossione, orientata a semplificarlo e razionalizzarlo e ad arginare la costante crescita del “magazzino” della riscossione con una serie di innovazioni che il direttore ha puntualmente analizzato nel corso dell’intervento.

Infine, l’ultima parte dell’audizione si è concentrata sull’esame del disegno di legge AS 1375, diretto a introdurre una nuova forma di definizione agevolata per i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. In via preliminare, il direttore ha riportato i dati sugli esiti delle precedenti definizioni agevolate dei carichi di ruolo (Rottamazione, Rottamazione-bis, ter, quater, “Saldo e stralcio”) e le misure di annullamento dei cosiddetti “mini debiti”, per poi analizzare il loro impatto per la riduzione del magazzino dei crediti non riscossi in carico ad Ader, sul quale ha inciso negativamente l’elevata quantità di crediti dalla bassa aspettativa di riscossione. Infine, il direttore delle due Agenzie ha fornito alla commissione un quadro delle principali caratteristiche del disegno di legge attualmente in esame con una serie di osservazioni sulla sua possibile realizzazione.

 

Fonte: Fisco Oggi

https://www.fiscooggi.it/rubrica/attualita/articolo/direttore-audizione-al-senato-al-centro-magazzino-dei-ruoli

Indietro

Approfondimenti

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×