Procedura chiusura convenzione Ente con GSE per impianto fotovoltaico

Non disponendo della documentazione in ordine all’operazione attualmente in corso con il GSE ed alle condizioni recesso, in ordine all'utilitas ritraibile dai beni si richiama il principio generale ordinamentale in forza del quale i beni comunali, di qualsiasi natura (secondo il Dipartimento delle Finanze del MEF, l'impianto fotovoltaico è classificabile nella cat. catastale D/1 o D/!O quale immobile strumentale alla produzione), sono soggetti a normale redditività in favore della PA che provvede alla concessione degli stessi nelle forme dell’evidenza pubblica, secondo le regole stabilite nell’ambito della propri autonomia regolamentare prevista dal TUOEL n. 267/2000, riportandosi, per quanto possibile alla normativa di cui al RD n. 827/1924, per quanto compatibile, e al d.lgs.  26 marzo 2010, n. 59, in materia di concessione di beni integranti servizi di rilevanza economica, non trattandosi di contratti di natura passiva ossia da cui derivi una spesa per la PA, ma una entrata che, invece, sono soggetti al Codice dei contratti pubblici.

In giurisprudenza, ad es., il TAR Friuli Venezia Giulia (Sez. I, sentenza 5 luglio 2017, n. 235) ha affermato che nel caso in cui si tratti di una concessione di un bene pubblico (demaniale) la sottoposizione ai principi di evidenza trova il suo presupposto nella circostanza che con la concessione si fornisca un’occasione di guadagno a soggetti operanti sul mercato tale da imporre una procedura competitiva ispirata ai ricordati principi di trasparenza e non discriminazione (Cfr. Cons. Stato, Sez. VI, sentenza 25 gennaio 2005, n. 168).

27 marzo 2025

Dott. Eugenio De Carlo

Parole chiave: procedura, chiusura, convenzione GSE, impianto fotovoltaico, libero mercato

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