Codifica per la spesa relativa ad un incarico occasionale
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
QuesitiSi chiede se sia possibile far partecipare ad una procedura selettiva pubblica per il conferimento di un incarico retribuito di dirigente ex art. 110, comma 1, del D.lgs. 267/2000 un dipendente collocato a riposo da altra pubblica amministrazione ad un'età più bassa (61) dell'attuale limite ordinamentale stabilito dalla legge finanziaria 2025 (67), considerato che la circolare del DFP n 6/2014 al punto 5 Incarichi consentiti sembra ammettere tale ipotesi.
Nella circ. Funzione pubblica n. 6/2014 citata si legge innanzitutto quanto segue:
“La disciplina in esame pone puntuali norme di divieto, per le quali vale il criterio di stretta interpretazione ed è esclusa l'interpretazione estensiva o analogica (come chiarito dalla Corte dei conti, Sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, deliberazione n. 23/2014/prev del 30 settembre 2014).
Incarichi vietati, dunque, sono solo quelli espressamente contemplati: incarichi di studio e di consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi, cariche di governo nelle amministrazioni e negli enti e società controllati. Il legislatore ha voluto perseguire gli obiettivi sopra ricordati, vietando il conferimento a soggetti in quiescenza di incarichi e cariche che, indipendentemente dalla loro natura formale, consentono di svolgere ruoli rilevanti al vertice delle amministrazioni.”
E anche:
“Tra gli incarichi vietati rientrano tutti gli incarichi dirigenziali, compresi quelli di cui all'art. 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e da disposizioni analoghe. Tra gli incarichi direttivi, tutti quelli che implicano la direzione di uffici e la gestione di risorse umane.”
Ora, un incarico ex art. 110, c. 1, TUEL è, per esplicita previsione normativa, disposto per coprire:
- posizioni dirigenziali;
- posizioni di responsabilità di uffici o servizi.
Da questo punto di vista, il paragrafo 5 della circolare non prevede deroghe al conferimento di incarichi dirigenziali o direttivi ma solo alcune fattispecie di incarichi consentiti, in relazione ad esempio a condizioni soggettive dei possibili candidati oppure a condizioni oggettive che comunque escludono gli incarichi di tipo dirigenziale.
Le deroghe normative introdotte successivamente riguardano:
- gli incarichi di vertice degli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche (art. 11, c. 3, D.L. n. 105/2023) che il Ministro per la pubblica amministrazione (con circolare dell’11 ottobre 2023) ha limitato ai capi di gabinetto;
- gli incarichi di consulenza ex art. 7, c. 6, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 purché finanziati con risorse PNRR.
Anche in questi casi, dunque, non sono previste deroghe che comprendano incarichi dirigenziali o direttivi.
Resta la possibilità di conferire tali incarichi a titolo gratuito per una durata non superiore all’anno, come previsto dall'art. 5, c. 6, D.L. n. 95/2012:
“Gli incarichi, le cariche e le collaborazioni di cui ai periodi precedenti sono comunque consentiti a titolo gratuito. Per i soli incarichi dirigenziali e direttivi, ferma restando la gratuità, la durata non può essere superiore a un anno, non prorogabile né
rinnovabile, presso ciascuna amministrazione.”
In questo caso, al dipendente che è andato in pensione prima del limite ordinamentale potrà essere conferito un incarico gratuito di natura dirigenziale di durata non superiore all’anno, non rinnovabile.
Si veda anche la del. Corte dei conti Marche n. 181/2015:
"Considerato il tenore letterale dell’art. 5, comma 6, d.l. citato, nel testo attualmente vigente, ritiene questa Sezione che non vi siano pertanto preclusioni astratte al conferimento di un incarico gratuito di natura dirigenziale a personale in quiescenza, purché non sia collocato a riposo per raggiungimento del limite di età, stante il divieto di cui all’art. 33, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223."
19 marzo 2025
Dott. Massimo Monteverdi
Parole chiave: incarico, 110 TUEL, quiescenza
Per i clienti Halley: ricorrente n.QP 8339, sintomo n.QP8426
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
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Risposta del Dott. Luigi Oliveri
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