Accantonamento del Fondo Anticipazioni di Liquidità per gli enti dissestati

La risposta è negativa. Per venire incontro alle difficoltà degli enti in dissesto, l’articolo 16, comma 6 -ter , del decreto-legge n. 115/2022, convertito dalla legge n. 142/2022, aveva rinviato alla approvazione del rendiconto 2022 l’obbligo di accantonamento del Fondo Anticipazioni di Liquidità; successivamente l’articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 44/2023, convertito dalla legge n. 74/2023 aveva differito tale obbligo alla approvazione del rendiconto 2023 ed infine l’articolo 2, comma 6, del decreto-legge n. 215/2023 (c.d. decreto milleproroghe), convertito dalla legge n. 18/2024 ha spostato ulteriormente detto termine fissandolo alla data di approvazione del rendiconto 2024.

Conseguentemente gli enti in dissesto sono tenuti ad effettuare l’accantonamento del fondo suddetto in sede di approvazione del rendiconto 2024 (per la quale l’articolo 227, comma 2, del TUEL stabilisce il termine del 30 aprile 2025), ed allo stato attuale della legislazione non appare possibile derogare a tale obbligo: la conseguente situazione contabile potrà essere riconsiderata, ed eventualmente modificata - salvo ulteriori proroghe - nel momento in cui fosse emanata la attesa riforma delle norme sulle crisi finanziarie degli enti locali.

14 marzo 2025                                                                                               

Dott. Ennio Braccioni

Parole chiave: Accantonamento, Fondo Anticipazioni di Liquidità, dissesto, rendiconto

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