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Garante per la Protezione dei Dati Personali – Provvedimento 29 aprile 2025, n. 243
AGID – 28 febbraio 2025
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Disponibili i dati relativi alla diffusione dei servizi fiduciari nel 2° semestre 2024
Il report presenta informazioni relative al numero di certificati qualificati in corso di validità, al numero di firme digitali remote generate e a quello delle marche temporali emesse.
28/02/2025
Sono online i nuovi dati sulla diffusione dei servizi fiduciari in Italia nella seconda metà del 2024. Il report offre uno sguardo aggiornato sull’andamento dei certificati qualificati, delle firme digitali remote e delle marche temporali, basato sui dati raccolti dai certificatori qualificati (QTSP) vigilati dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
I dati
Negli ultimi sei mesi del 2024 i certificati qualificati di firma digitale hanno continuato a diffondersi, passando dai 32,9 milioni di certificati attivi nel primo semestre ai 33,7 milioni della seconda parte dell’anno, con una netta prevalenza della firma remota.
Le marche temporali emesse si sono assestate intorno ai 2,4 miliardi, sostanzialmente in linea con il semestre precedente, mentre il numero delle firme digitali remote generate è cresciuto di oltre 300mila unità, passando dai quasi 3,5 ai 3,8 miliardi.
Servizi fiduciari essenziali per transazioni sicure e affidabili
I servizi fiduciari qualificati, disciplinati dal Regolamento eIDAS, costituiscono un pilastro della sicurezza digitale, garantendo autenticità e valore legale ai documenti elettronici. Questi strumenti sono diventati ormai essenziali per il corretto funzionamento delle transazioni digitali tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
La firma digitale qualificata, per esempio, consente di sottoscrivere documenti elettronici con la stessa validità di una firma autografa, mentre il sigillo elettronico assicura l’integrità e l’origine di un documento emesso da un’organizzazione. Le marche temporali, invece, attestano in modo certo la data e l’ora di un’operazione, conferendo validità giuridica ai documenti digitali nel tempo.
Fonte: Agid
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