Corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare - Rivalutazione dei livelli di reddito per il periodo dal 1° luglio 2025
Ministero dell’Economia e delle Finanze Ragioneria Generale dello Stato – Circolare n. 19 del 7 luglio 2025
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
QuesitiLa società affidataria del servizio mensa nel corso del 2024 ha affrontato maggiori costi per potenziamento del servizio mensa (questi maggiori costi si riflettono sia sugli automezzi dedicati sia sul maggiore personale impiegato). Si premette che tali maggiori costi non hanno comportato variazioni sul prezzo del pasto previsto nel contratto. Le somme che ci richiedono sono a titolo di rimborso per maggiori costi sostenuti. Nella pre-fattura ci chiedono tali somme con IVA al 22%.
E' corretto?
Salvo la verifica della legittimità della richiesta da parte della società affidataria (cioè se le condizioni contrattuali gli consentono di chiedere e avere legittimamente il rimborso di tali spese), si presume che tali spese siano state sostenute in nome dell’affidataria stessa, per cui il riaddebito a titolo di rimborso costituisce un’operazione rilevante ai fini IVA:
• o quale integrazione del canone di concessione del servizio;
• o quale prestazione resa o ricevuta da mandatario senza rappresentanza (ex art. 3, co.3, u.p., DPR 633/72).
In entrambi i casi sarà soggetta ad IVA aliquota ordinaria del 22%.
21 gennaio 2025
Dott. Fabio Bertuccioli
Parole chiave: rimborso, mensa, iva 22%
Ministero dell’Economia e delle Finanze Ragioneria Generale dello Stato – Circolare n. 19 del 7 luglio 2025
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Corte costituzionale – Sentenza n. 95/2025
Risposta del Dott. Alessandro Giordano
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