Vendita di lotti ricadenti in un piano di lottizzazione senza essere edificati

Se il piano non è scaduto, i lotti possono essere venduti a prescindere dall’edificazione; è ovvio che i nuovi compratori subentrano nella posizione dei lottizzanti originari e sopportano tutti gli oneri e le prescrizioni del piano.

Se il piano è scaduto (ricordo che la durata del piano non può superare i 10 anni), il piano originario diventa inefficace per la parte non eseguita, “rimanendo soltanto fermo a tempo indeterminato l'obbligo di osservare, nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti, gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti dal piano stesso, con la precisazione che da ciò discende che: a) le previsioni dello strumento attuativo comportano la concreta e dettagliata conformazione della proprietà privata, le medesime previsioni rimangono efficaci a tempo indeterminato e, col decorso del termine (di dieci anni, per il piano di lottizzazione), diventano inefficaci unicamente le previsioni del piano attuativo che non abbiano avuto concreta attuazione, nel senso che non è più consentita la sua ulteriore esecuzione, salva la possibilità di ulteriori costruzioni coerenti con le vigenti previsioni del p.r.g. e con le prescrizioni del piano attuativo (anche sugli allineamenti), che solo per questa parte ha efficacia ultrattiva” (TAR Lombardia, Milano, sez. IV, sent. n. 2001/2018). Anche in questa seconda ipotesi, quindi, i lotti possono essere oggetto di compravendita come terreni singoli, non più facenti parte di una lottizzazione

Consiglio ai potenziali acquirenti un consulto notarile prima di procedere, allo scopo di chiarire tutti gli aspetti relativi alla cessione.

21 gennaio 2025

Avv. Mario Petrulli

Parole chiave: lottizzazione, edificazione, vendita/cessione

Per i clienti Halley: ricorrente n. QU368, sintomo n. QU376