Risposta del Dott. Paolo Dolci
QuesitiUn comune vuole porre in essere la datio in solutum con acquisizione immobile del debitore quale pagamento dei crediti tributari a residui. La Corte dei conti Abruzzo con parere di ottobre 2024 ha aperto alla possibilità ma non chiarisce sulla parte contabile come gira. Le opzioni sono: -si cancellano i residui attivi e l'immobile non gira in bilancio ma entra solo nel patrimonio.- si cancellano i residui e l'immobile entra in bilancio titolo 2 spesa e bisogna trovare finanziamento a competenza.
Credo che la scelta debba cercare di rappresentare al meglio la dinamica contabile derivante dall’accordo in datio in solutum.
Nella sostanza, il residuo attivo non viene chiuso con un movimento finanziario (pagamento del debito) ma viene compensato altrimenti, con competenza successiva.
Ragione per cui, ritengo più coerente, cancellare in sede di riaccertamento ordinario il residuo attivo per insussistenza e prevedere nell’anno in corso un’entrata in conto capitale (finanziamento da privati) ed un’uscita per acquisizione di immobili con conseguente regolazione contabile in assenza di movimentazione finanziaria.
Tale scrittura rispetta in principio della competenza potenziata, dando atto che nell’anno in corso avviene effettivamente l’acquisizione di un immobile.
20 gennaio 2025
Dott. Paolo Dolci
Parole chiave: datio in solutum, immobile, tributi, compensazione
Per i clienti Halley: ricorrente n.QR5381, sintomo n. QR8418
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Modelli personalizzabili
Agenzia delle Entrate – Circolare 29 maggio 2025, n. 6/E
Agenzia delle Entrate – Comunicato stampa 29 maggio 2025
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