Esenzione dall’imposta di bollo per patrocinio gratuito

L'art. 18 della disciplina sul bollo, D.P.R. 642/1972, prescrive come debba giustificarsi sugli atti e documenti la spesa a carico dello Stato derivante dalla concessione del gratuito patrocinio, anche per quanto riguarda eventualmente le imposte di bollo: in ciascun atto devono essere citati gli estremi del decreto di ammissione al gratuito patrocinio oltre che la indicazione dell'uso. Perciò la esenzione per 'gratuito patrocinio' si applica dopo che il beneficio del patrocinio gratuito è stato concesso, e non in funzione del suo ottenimento.

Questo comporta che ai certificati anagrafici per questo uso non si applica alcuna esenzione dall'imposta di bollo se lo stesso patrocinio non sia già stato decretato. Nella richiesta il cittadino deve indicare gli estremi del provvedimento di ammissione a tale beneficio e soltanto dopo i certificati saranno esenti da bollo. L’esenzione non si applica anche ai diritti di segreteria, che se non già abrogati dall’ente dovranno quindi essere riscossi.

20 Gennaio 2025

Dott. Andrea Antognoni

Parole chiave: esenzione, bollo, patrocinio gratuito

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