L’inasprimento delle sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di Noleggio con conducente alla luce della Legge n. 193/2024 - PARTE 2
Analisi normativa, circolare ministeriale e impatto operativo
Risposta della Dott.ssa Ylenia Daniele
QuesitiSi chiede se un operatore sanitario dipendente dell’ASL, che svolge il suo servizio come autista di dell’ambulanza, in seguito a una comunicazione della Centrale Operativa del 118 possa rifiutarsi di eseguire un intervento sanitario affermando che il luogo dell’evento non sia territorio di sua competenza. Si rende noto che il luogo dell'evento era ad una distanza dal presidio ospedaliero di km 13 mentre l'altro presidio ospedaliero dista da tale luogo km 21. In caso di risposta negativa si chiede a quali provvedimenti sia soggetto l'operatore.
L’operatore sanitario dipendente dell’ASL, autista di ambulanza, a norma del CCNL Comparto Sanità del triennio 2019 -2021, firmato il 2/11/2022, è un operatore tecnico specializzato, che durante lo svolgimento delle sue mansioni, è giuridicamente un incaricato di pubblico servizio. Pertanto, secondo l’art. 328 (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione) comma 1 del Codice penale, è penalmente responsabile nel caso in cui “indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo”.
Nel caso di specie, il trasporto al pronto soccorso si presume abbia i caratteri dell’urgenza cui fa riferimento la norma citata, salvo verifica sul paziente compiuta da altro pubblico ufficiale munito delle necessarie competenze, che, nella vicenda de qua, potrebbe essere solo un medico. Per tale ragione, il trasporto non poteva essere rifiutato, atteso anche che eventuali questioni relative alla “competenza territoriale” del dipendente non sono opponibili a fronte di un’emergenza scaturente dalla necessità di tutela del “bene salute”. Come noto, infatti, trattasi di interesse costituzionalmente garantito ai massimi livelli.
Da quanto sopra esposto, emerge anche una responsabilità amministrativa del dipendente, che trova la sua regolamentazione nel Contratto collettivo, che, nell’allegato A, descrive anche i requisiti necessari per l’assunzione con la qualifica di autista di ambulanza.
Il predetto CCNL, al comma 4 dell’art. 84 (codice disciplinare) prevede che “La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica, graduando l'entità della sanzione in relazione ai criteri di cui al comma 1, per: […] i) violazione di doveri ed obblighi di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti da cui sia derivato disservizio ovvero danno o pericolo all’azienda o Ente, agli utenti o ai terzi”.
13 Gennaio 2024
Dott.ssa Ylenia Daniele
Analisi normativa, circolare ministeriale e impatto operativo
Analisi normativa, circolare ministeriale e impatto operativo
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Testo del d.l. n. 19, coordinato con la legge di conversione 24 aprile 2025, n. 60/2025
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