Riforma della Contabilità Pubblica in Italia: verso un Sistema Unico Accrual ispirato agli standard IPSAS ed EPSAS

Il decreto in esame riguarda la riforma della contabilità pubblica in Italia, che mira a implementare un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale basato sul principio dell’accumulo (accrual), in linea con gli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) e, in futuro, gli European Public Sector Accounting Standards (EPSAS). Questo intervento si inserisce nel contesto della Direttiva 2011/85/UE del Consiglio dell'Unione Europea e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come parte della riforma 1.15, che prevede l’introduzione di un sistema contabile unico per le amministrazioni pubbliche italiane.

Il processo prevede il completamento, entro il secondo trimestre 2024, di un quadro concettuale per il nuovo sistema contabile, l’elaborazione di standard ispirati agli IPSAS e la definizione di un piano dei conti multidimensionale. La riforma include anche un ciclo di formazione per i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, la cui partecipazione è obbligatoria tramite una piattaforma telematica dedicata.

Entro il 2025, le amministrazioni dovranno predisporre gli schemi di bilancio, inclusi il conto economico e lo stato patrimoniale, seguendo le nuove regole contabili. La trasmissione elettronica dei dati contabili dovrà avvenire secondo standard tecnici europei (XBRL e XML) e sarà integrata nel sistema informativo dell’Amministrazione. La riforma è supportata da un piano triennale, con obiettivi e scadenze specifiche fino al 2026. 

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