Sulle violazioni fiscali in materia di appalti non definitivamente accertate e la soglia di rilevanza di tali violazioni
T.a.r. per la Campania, Salerno, sezione II - Sentenza 29 maggio 2025, n. 995
FISCO OGGI – 23 dicembre 2024
Servizi Comunali Fiscalità enti locali Liquidazione periodica IVAFISCO OGGI
Versamento acconto Iva, c’è tempo fino a venerdì
23 Dicembre 2024
Il 27 dicembre è il termine ultimo per versare, con modalità telematiche, l’importo dovuto per le liquidazioni periodiche di chiusura dell’ultimo mese o dell'ultimo trimestre dell’anno
Si inserisce tra Natale e San Silvestro l’ultimo degli anticipi d’imposta: è l’acconto dell’imposta sul valore aggiunto e va versato entro venerdì 27 dicembre. Devono pagarlo tutti i titolari di partita Iva, con diverse eccezioni, tra cui i contribuenti non tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche. In ogni caso, l’acconto non si versa se l’importo dovuto è inferiore a 103,29 euro.
Chi versa e chi no
Sono obbligati al pagamento dell'acconto tutti i contribuenti Iva tranne, come anticipato, coloro che non sono tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche Iva, mensili o trimestrali.
Sono, invece, esonerati dal versamento coloro che non dispongono di uno dei due dati: “storico” o “previsionale”, su cui sostanzialmente si basa il calcolo.
Ad esempio, è il caso dei contribuenti che:
Non sono, poi, obbligati al versamento, i contribuenti per i quali risulta un importo dovuto a titolo d’acconto non superiore a 103,29 euro.
Sono, inoltre, esonerati dal versamento dell’acconto:
La misura dell’acconto
Le variabili che influiscono sulla determinazione dell’importo da versare come anticipo sono sostanzialmente due: la periodicità adottata dal contribuente e il metodo di calcolo, scelto tra lo storico, il previsionale e l’analitico. Una scelta che va fatta, sostanzialmente, in base alla convenienza del singolo contribuente.
Quando la preferenza cade sul metodo storico, che è il più selezionato perché a basso rischio, l’acconto Iva è pari all’88% del versamento effettuato – o che avrebbe dovuto essere effettuato – per il mese di dicembre o l’ultimo trimestre dell’anno scorso.
In pratica, la base di calcolo, su cui applicare detta percentuale, è il debito d’imposta risultante:
Se, invece, si sceglie il metodo previsionale, il sentiero è meno sicuro, poiché l’operazione di calcolo prende le mosse da un’ipotesi: quella, cioè, di realizzare un volume d’affari minore rispetto all’anno precedente. L’ammontare dell’acconto, quindi, non è determinato partendo da dati effettivi riferiti al passato ma, al contrario, sulla base di una stima del debito tributario che, secondo il contribuente, risulterà dall’ultima liquidazione periodica 2024 o dalla dichiarazione annuale.
Anche in questo caso, la percentuale da applicare sulla previsione di debito per il 2024 è uguale all’88 per cento.
Quando, infine, il calcolo segue le regole del metodo analitico, la percentuale dell’acconto sale al 100% dell’imposta risultante da una straordinaria, ma effettiva, liquidazione periodica al 20 dicembre 2024, effettuata prendendo in considerazione le fatture relative ad acquisti e vendite, registrate o che dovevano essere registrate dal 1° al 20 dicembre, in caso di contribuenti mensili, ovvero dal 1° ottobre al 20 dicembre, nell’ipotesi di trimestrali. Optando per questo metodo, in sostanza, emerge il reale debito d’imposta accumulato fino a quella data.
E se cambia la periodicità…
Nel caso di variazione della periodicità di liquidazione rispetto al 2023:
Il pagamento
Il versamento dell’acconto va effettuato utilizzando il modello di F24, da presentare in modalità esclusivamente telematica, con la possibilità di compensare il dovuto con eventuali crediti di imposte e contributi.
Nel modello vanno riportati i codici tributo:
L’anno di riferimento da indicare è il 2024.
A questo proposito, ricordiamo che quanto versato potrà essere sottratto dall’imposta risultante dalla liquidazione relativa al mese di dicembre, per i contribuenti mensili (con pagamento al 16 gennaio 2025), al quarto trimestre 2024 per i trimestrali speciali (versamento entro il 16 febbraio 2025), o dalla liquidazione annuale per l’anno 2024 per i contribuenti trimestrali su opzione (pagamento entro il 16 marzo 2025).
Un caso particolare
I contribuenti con contabilità separata (articolo 36 del Dpr 633/1972) devono determinare diversi acconti per ogni attività svolta e, quindi, sono tenuti a effettuare distinte liquidazioni d’imposta. Fatto questo, l’anticipo consiste nella somma dei dati relativi alle differenti attività, compensando gli importi a debito con quelli a credito.
Fonte: Fisco Oggi
https://www.fiscooggi.it/rubrica/attualita/articolo/versamento-acconto-iva-ce-tempo-fino-venerdi
T.a.r. per la Campania, Salerno, sezione II - Sentenza 29 maggio 2025, n. 995
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dello Sport - Decreto 14 aprile 2025
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2025
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