Piano regolatore cimiteriale

Risposta del Dott. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
21 Dicembre 2024

A seguito di ricerche d'ufficio abbiamo rilevato che il nostro Ente non è dotato di un Piano Regolatore Cimiteriale. Il Comune non ha problemi di aree di rispetto cimiteriale né esigenze di ampliamento, in quanto ha disponibilità di posti. In passato sono stati però costruiti loculi ossari, capelle gentilizie e tombe realizzate da privati. Si chiede se l'assenza del Piano Regolatore incida sugli atti concessori e se per il rinnovo degli stessi è opportuno attenderne l'adozione.

Risposta

Il d.P.R. n. 285/1990 prevede il c.d. piano regolatore cimiteriale, vale a dire un piano di settore in ambito urbanistico che regola l’esistenza, l’ampliamento e la soppressione dei cimiteri comunali. La pianificazione cimiteriale è relativa ai servizi cimiteriali, alla costruzione, alla gestione e alla custodia dei cimiteri e dei locali annessi, alla concessione di aree e manufatti destinati alla sepoltura privata nonché alla loro vigilanza. Ogni comune deve predisporre uno più piani cimiteriali al fine di rispondere alle necessità di sepoltura della propria comunità. Generalmente i contenuti del piano cimiteriale sono disciplinati da leggi regionali. L’art. 91 del predetto DPR dispone che «le aree destinate alla costruzione di sepolture private debbono essere previste nei piani regolatori cimiteriali di cui agli articoli 54 e seguenti”. Per giurisprudenza costante, il piano regolatore cimiteriale, all’interno del cimitero, ha la medesima dignità degli strumenti urbanistici generali (cfr. Cassazione penale, Sez. III, 2 marzo1983 “L’attività edilizia all’interno dei cimiteri è regolata, in via primaria, non dalla normazione urbanistica ma dalle norme del regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803, e in via secondaria non dagli strumenti urbanistici generali ma dal piano regolatore cimiteriale che, ai sensi dell’art. 53 del citato decreto, ogni comune è tenuto ad adottare”). Dunque, l’attività edilizia all’interno dei cimiteri è normata, in via primaria, non dalla normale disciplina urbanistica, ma dal regolamento speciale di polizia mortuaria (D.P.R. 10.09.1990 n. 285) e, in via secondaria, non dagli strumenti urbanistici generali, ma dal piano regolatore cimiteriale che ogni Comune è tenuto tassativamente ad adottare (cfr. ex multis Cass. Sez. III 02.06.1983 n. 451, TAR Sicilia-Catania 18.02.1981 n. 86, TAR Abruzzo-Pescara 04.12.1989 n. 534, TAR Toscana 03.05.1994 n. 176, TAR Calabria-Reggio Calabria 06.04.2000 n. 304). Inoltre, la mera presenza fattuale di aree cimiteriali, non già destinate all’inumazione in campo comune, non può costituire, di per sé, previsione implicita dei “piani regolatori cimiteriali” ai sensi dell’art. 91 citato.

20 Dicembre 2024

Dott. Eugenio De Carlo

 

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