Avviso Misura 2.2.3 "Digitalizzazione delle procedure (SUAP e SUE)" - Enti Terzi - Comuni - II edizione - Fondi disponibili 9,6 milioni di euro su 9,6 milioni di euro
Dipartimento per la trasformazione digitale – 16 aprile 2025
Risposta di Ambrogio Fichera
QuesitiSi chiede se in caso di affitto, di ramo d'azienda di un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, la parte affittante deve fare la cessazione dell'attività presso il suap.
Occorre rilevare che la Tabella A - parte 3, allegata al Decreto Legislativo n. 222 del 25 novembre 2016 e relativa, tra l’altro, ai pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, diversamente da quanto disposto per le attività commerciali, non prevede la presentazione di una comunicazione di cessazione al SUAP da parte del cedente.
Neppure la legge Regionale Lazio 6 novembre 2019, n 22, recante il Testo Unico sul commercio prevede per i pubblici esercizi di somministrazione un simile adempimento a carico del dante causa.
Disporre un obbligo di comunicazione di cessazione a carico del cedente configurerebbe una fattispecie di indebito aggravio del procedimento con le conseguenze e le responsabilità del caso.
Ad ogni buon conto, poiché la comunicazione di subingresso presentata dall’avente causa dovrà essere inviata dal SUAP agli Enti connessi nel procedimento, tra i quali è ricompresa la CCIAA competente per territorio, è assicurata la possibilità di effettuare le verifiche del caso circa il rispetto degli adempimenti previsti a carico del cedente in relazione alle modifiche da apportare al registro imprese.
17 dicembre 2024
Ambrogio Fichera
Per i clienti Halley: ricorrente n. QS3285, sintomo n. QS3356
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