Rilascio del permesso a costruire per un condono in sanatoria per la pratica di ricostruzione di edilizia privata di un immobile di proprietà del Sindaco

Il rilascio di un permesso di costruire in tutte le sue forme (classica, in caso di accertamento di conformità o a seguito di condono) rientra nelle competenze del dirigente dell’ufficio tecnico (o, nel caso di mancanza di figure dirigenziali in detto ufficio, del responsabile di tale ufficio) e non del sindaco. A seguito dell’entrata in vigore del DPR n. 267/2000, le competenze gestionali sono nettamente separate da quelle politiche (cfr. art. 107).

Tanto premesso, il responsabile dell’ufficio tecnico dovrà procedere a verificare l’esistenza delle condizioni per il rilascio o meno del condono; egli, in ragione del ruolo, ha l’obbligo di valutare la pratica di condono e accoglierla o negarla in ragione della presenza/assenza delle condizioni.

Ritengo, perciò, che il sindaco non abbia titolo per dichiararsi incompatibile, visto che non ha competenza alcuna ai fini della decisione; parimenti, alla luce di quanto indicato nel quesito, non individuo alcun motivo di far effettuare l’istruttoria ad un tecnico esterno, rientrando la stessa fra le attività dovute dell’ufficio; ancora, non ritengo legittimo che il rilascio del condono (ovvero, il suo diniego) venga firmato dal vicesindaco, per le medesima incompetenza che è propria del sindaco.

L’intervento del segretario potrebbe essere giustificato solo in caso di conflitto di interessi in capo al responsabile dell’ufficio tecnico (ipotesi che, rispetto a quanto indicato nel quesito, non sembra ricorrere).

25 novembre 2024

Avv. Mario Pertrulli

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