Accantonamenti al fondo rischi ed oneri dello stato patrimoniale per “manutenzione ciclica”.

L'art. 2424-bis, comma 3, del codice civile prevede che: “Gli accantonamenti per rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono indeterminati o l'ammontare o la data di sopravvenienza”.

Al riguardo il principio contabile OIC 31 al paragrafo 23 precisa che nello stato patrimoniale può essere iscritto un fondo “manutenzione ciclica o periodica” relativo a certi grandi impianti, tipicamente navi ed aeromobili, i cui accantonamenti hanno l'obiettivo di ripartire fra i vari esercizi, secondo il principio della competenza, il costo di manutenzione; il successivo paragrafo 26 precisa le condizioni cui sono subordinati tali accantonamenti, richiedendo che gli stessi debbano riguardare interventi di manutenzione precedentemente pianificata, da eseguirsi ad intervalli periodici, e specificando che la manutenzione ciclica non può essere sostituita dagli annuali interventi di manutenzione ordinaria, i cui costi vengono addebitati al bilancio di ciascun singolo esercizio.

Da tali prescrizioni deriva che le spese di manutenzione ordinaria (nella specie, relativa alle strade) configurano un intervento diverso rispetto alla “manutenzione ciclica o periodica” di cui al citato principio contabile, che rimane pertanto fattispecie diversa e distinta rispetto a detta manutenzione ordinaria, i cui costi dovranno pertanto essere imputati alle normali voci di bilancio, e non al fondo “manutenzione ciclica o periodica” ricompreso nel fondo rischi ed oneri.

4 novembre 2024                                                                                

Dott. Ennio Braccioni

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