La morte del coniuge non può impedire l’acquisizione della cittadinanza
Corte costituzionale – Comunicato 26 luglio 2022
Risposta al quesito del Dott. Agostino Pasquini
QuesitiCon Decreto del Presidente della Repubblica è stata annullata ex tunc la cittadinanza di uno straniero nostro residente. Si chiede in che forma procedere nei relativi registri di stato civile. Quali riscontri per i figli minori che nel frattempo hanno acquisito la cittadinanza?
Il caso prospettato non è certamente frequente e all’ufficiale dello Stato Civile non compete alcuna valutazione sulla gravità della situazione.
La legge di cittadinanza vigente prevede dei rarissimi casi in cui il cittadino perde la cittadinanza, ma tutti con decorrenza ex nunc, cioè dal momento in cui si determina l’evento che determina la perdita.
Nel caso prospettato invece si pone espressamente una efficacia retroattiva dell’annullamento, quindi non siamo nel campo di una perdita, ma di un vero e proprio mancato acquisto.
In altre parole, questo signore non è mai stato cittadino italiano.
Il caso è talmente raro che non esiste nemmeno una formula apposita per la trascrizione né una per l’annotazione a margine della nascita e della precedente cittadinanza.
Consigliamo di avviare con la locale Prefettura UTG un confronto preliminare, se non altro per accertare che non abbiano loro stessi delle controdeduzioni o delle istruzioni procedurali particolari, di cui è complicato anche ipotizzare il contenuto.
Posto che il provvedimento di annullamento non sia stato impugnato (la competenza verso un DPR dovrebbe essere del TAR del Lazio) o se impugnato, svolga già ora la sua efficacia, fin quando qualcuno non ne dichiarerà l’eventuale inefficacia o nullità, consiglierei di procedere così:
In questo modo lo straniero non è più italiano.
Si pone a questo punto una domanda essenziale: “Dato che questo signore non è mai stato italiano in quanto l’efficacia dell’annullamento è ex tunc, la cittadinanza dei figli minori e dell’eventuale coniuge sono ancora efficaci ?”
Se si fosse trattato di una perdita con efficacia ex nunc, la risposta sarebbe stata certamente affermativa, anche se il titolo per cui la cittadinanza dei figli e dell’eventuale moglie era proprio in quel decreto.
In questo caso però, se abbiamo ben capito, nel DPR stesso c’è scritto che la sua efficacia è ex tunc, quindi retroattiva. Non ci vuole di certo un fine giurista per dedurre che tutti gli effetti che sono nati dal decreto che oggi viene annullato, perdono la loro efficacia e bisognerà fare atti uguali e contrari dove si dà atto di questa perdita di efficacia.
Nel quesito non si dice nulla di un coniuge naturalizzato, ma se dovesse esserci, va fatta una segnalazione al Prefetto dove si dice: “In data gg/mm/aaaa con DPR n. xxx, trascritto in questi registri di cittadinanza per l’anno aaaa, al n. xxx, è stato annullato ex tunc il decreto di concessione della cittadinanza di Nome e Cognome.
Questo ufficio di stato civile a seguito della concessione della cittadinanza ha trascritto anche il decreto con cui la moglie è stata naturalizzata. Dato che detta naturalizzazione è stata disposta da (metta qui chi l’aveva disposta, dovrebbe essere il Ministero dell’Interno …) si chiede se detto annullamento del marito determini anche la perdita della cittadinanza della moglie; nel qual caso si prega di emettere opportuno provvedimento da trascrivere in questi registri e da annotare …”
Per i figli il procedimento è ancora diverso, se sono nati italiani, nel senso che il padre e/o la madre, quando sono nati erano italiani, ritengo che sia molto complicato andare a revocare una cittadinanza per nascita e sarà il caso di fare una nota al Prefetto. Non penso che il sindaco abbia il potere di “annullare” una cittadinanza per nascita.
Se invece i figli sono stati fatti cittadini italiani a seguito di un accertamento di cittadinanza del sindaco, bisognerà fare un accertamento uguale e contrario dove si dice: “Visto che in data gg/mm/aaaa con DPR n. xxx, trascritto in questi registri di cittadinanza per l’anno aaaa, al n. xxx, è stato annullato ex tunc il decreto di cittadinanza del padre di primo figlio e di secondo figlio, ritenuto che detta perdita di efficacia retroattiva della cittadinanza del padre determini anche la perdita di efficacia della condizione giuridica alla base dell’accertamento positivo eseguito da questo sindaco in data gg/mm/aaaa e qui trascritto al n. xx per l’anno aaaa, si accerta che gli stessi minori non sono cittadini italiani con decorrenza dall’accertamento positivo”
Questo accertamento andrà trascritto e annotato sia a margine dell’accertamento positivo che a margine delle nascite con delle annotazioni atipiche simili a quelle già illustrate.
A questo punto interviene l’anagrafe a cui l’ufficiale dello stato civile comunicherà la perdita della cittadinanza con efficacia retroattiva. L’ufficiale d’anagrafe perfezionerà oggi un provvedimento di perdita della cittadinanza con decorrenza dalla data in cui fu annotata in anagrafe.
A questo punto però ci sono tre stranieri senza permesso di soggiorno; si attenderanno sei mesi dalla data di perfezionamento della “perdita” di cittadinanza e si farà una notifica al padre affinché venga a rendere la dichiarazione di dimora abituale e porti il permesso di soggiorno …
Andrà infine predisposta la cancellazione dalle liste elettorali.
Dott. Agostino Pasquini 23/03/2018
Corte costituzionale – Comunicato 26 luglio 2022
Ministero dell’Interno – Comunicato 27 giugno 2021
Risposta al quesito del Dr. Andrea Dallatomasina
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta al quesito della Dr.ssa Grazia Benini
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