Esonero del dipendente, che fruisce di riposi giornalieri artt. 39-40 D.lgs. 151/2001, dai servizi turnazione, reperibilità, festivo, e servizio esterno

Preliminarmente, occorre precisare che ai riposi giornalieri della madre e del padre, di cui agli artt. 39 e 40 del D.Lgs. n. 151/2001, si applica il trattamento economico e normativo di cui all'articolo 34, comma 5, del medesimo decreto, ovvero, citando la norma, tali periodi di congedo “sono computati nell'anzianità di servizio e non comportano riduzione di ferie, riposi, tredicesima mensilità o gratifica natalizia, ad eccezione degli emolumenti accessori connessi all'effettiva presenza in servizio, salvo quanto diversamente previsto dalla contrattazione collettiva.”

La contrattazione collettiva, sul tema in questione, dispone specificamente sui turni notturni; in particolare, all’art. 30, comma 8, CCNL funzioni locali 2019-2022, si prevede che:” Il personale che si trovi in particolari situazioni personali e familiari, di cui all’art. 36, comma 4 del presente CCNL può, a richiesta, essere escluso dalla effettuazione di turni notturni, anche in relazione a quanto previsto dall’art. 53, comma 2, del D. Lgs. n. 151/2001. Sono comunque escluse le donne dall'inizio dello stato di gravidanza e nel periodo di allattamento fino ad un anno di vita del bambino.”

Inoltre, per i dipendenti che beneficino delle tutele connesse alla maternità o paternità di cui al D.Lgs. n. 151/2001 (ex art. 36, comma 4, del CCNL vigente) è previsto che “in relazione a particolari situazioni personali, sociali o familiari, sono favoriti nell'utilizzo dell'orario flessibile, anche con forme di flessibilità ulteriori rispetto al regime orario adottato dall’ufficio di appartenenza, compatibilmente con le esigenze di servizio e su loro richiesta, […]”.

Ciò posto, si possono trarre le seguenti conclusioni:

• È chiaro, e si ribadisce, che gli emolumenti accessori connessi all'effettiva presenza in servizio, come la maggiorazione per reperibilità o lavoro festivo e l’indennità di servizio esterno, non possono essere erogati se si usufruisce dei riposi giornalieri di cui agli artt. 39 e 40;
• Attualmente, non risultano disposizioni legislative o contrattuali che obbligano il datore di lavoro all’esonero automatico dai servizi in turnazione, di reperibilità, di lavoro straordinario e servizio esterno dei dipendenti che fruiscono dei permessi in questione;
• Rimane ferma la discrezionalità del datore di lavoro pubblico che valuta, in ordine alle esigenze organizzative e compatibilmente con le esigenze personali dei dipendenti, il rischio e la sussistenza di una effettiva ed inderogabile necessità di richiedere o meno le prestazioni di reperibilità, straordinario, ecc. ai dipendenti che fruiscono dei congedi;
• Si tenga conto, tuttavia, che, l’art. 3 del D.Lgs 151/2001 sancisce il divieto di discriminazione per ragioni connesse al sesso “con particolare riguardo ad ogni trattamento meno favorevole in ragione dello stato di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell'esercizio dei relativi diritti.” Pertanto, laddove l’esonero non sia stato disposto su domanda del dipendente, la decisione del dirigente deve trovare coerenza in tale disposizione e, possibilmente, deve essere supportata da valide ragioni organizzative.

20 settembre 2024

Dott.ssa Ylenia Daniele

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