Utilizzo dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno

Il gettito dell’imposta di soggiorno è una delle diverse entrate degli enti locali, entrata che è caratterizzata da un vincolo di destinazione stabilito dalla legge (articolo 4, comma 1, del d. lgs. n. 23/2011), da cui deriva che nel bilancio dell'ente tale entrata deve essere correlata esclusivamente a spese della tipologia indicata dal legislatore e non ad altre, in quanto in mancanza il vincolo di legge verrebbe disatteso, e dunque violato.

Dalla natura autorizzatoria del bilancio di previsione (articolo 164, comma 2, del TUEL) deriva che tutti gli stanziamenti di spesa previsti nel bilancio approvato possono in linea generale essere utilizzati, e cioè impegnati, nel rispetto delle specifiche regole che disciplinano le diverse tipologie di spesa, e ciò vale anche per gli stanziamenti di spesa finanziati dall’imposta di soggiorno, per cui non risulta necessario aspettare il rendiconto per utilizzare questi ultimi stanziamenti.

Ovviamente in corso di gestione va tenuto conto della particolare natura dell’imposta in argomento, soprattutto per quanto riguarda le modalità di riscossione (demandata ai titolari delle strutture ricettive) nonché i tempi e gli importi di effettivo introito del gettito, per cui appare necessario che nel corso dell’esercizio sia assicurato un costante monitoraggio di tale entrata al fine di evitare il formarsi di situazioni di squilibrio che richiederebbero adeguati interventi a norma dell’articolo 193 del TUEL.

13 settembre 2024                                                                                          

Dott. Ennio Braccioni

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