Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiUn cittadino argentino richiedente la cittadinanza jure sanguinis viene identificato con lo stesso cognome del padre e del nonno. Nel certificato di nascita dell’avo italiano il cognome appare però differente, privo di una doppia, mentre nell'atto di matrimonio argentino l’avo viene identificato con lo stesso cognome del richiedente la cittadinanza. È sufficiente che nel certificato della camera nazionale degli elettori siano riportati entrambi i cognomi oppure è necessaria la rettifica degli atti argentini presso le competenti autorità straniere?
Gli atti argentini contengono numerosi dati relativi ai comparenti: nome e cognome, luogo e data di nascita, cittadinanza, paternità e maternità; questo permette, in caso si riscontrino discordanze nei dati, di poter comunque verificare che trattasi della medesima persona.
Riguardo alla problematica delle discordanze rilevate negli atti di stato civile in sede di procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, ci sono due posizioni distinte: la prima più intransigente, partendo dal presupposto che non spetta all’ufficiale dello stato civile valutare l’entità della discordanza, ritiene che ogni discordanza, anche la più banale, debba essere oggetto di rettifica; l’altra posizione ritiene che, laddove le incongruenze siano tali da non mettere in alcun dubbio l’identità del soggetto, si possa soprassedere non chiedendo quindi la rettifica degli atti, il più delle volte riguardanti persone defunte o comunque estranee al procedimento.
Personalmente ritengo che in un caso come quello esposto, laddove gli altri dati in suo possesso confermino la discendenza, si possa procedere senza la rettificazione degli atti.
5 Settembre 2024
Dott.ssa Grazia Benini
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3440, sintomo n. QD3475
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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