Rivalutazione una tantum 1,5% (legge 197/2022) rispetto ai nuovi tabellari CCNL 2019-2021 segretari e dirigenti

A parere di chi scrive l’indennità accessoria, erogata nel 2023 quale una tantum, deve essere ricalcolata sulla base di nuovi stipendi tabellari.

A supporto di tale posizione si fa presente che la stessa disposizione che ha previsto l’una tantum ne ha collocato le relative risorse in quelle previste per il rinnovo contrattuale e inoltre il riferimento esplicito allo stipendio tabellare depone nel senso di tenere conto, ai fini del calcolo, dello stipendio tabellare vigente nel 2023 e degli aggiornamenti, che sempre con riferimento al 2023, sarebbero stati previsti nel futuro CCNL.

Peraltro, si tratta di risorse che, in alternativa all’accantonamento di ulteriori fondi per i futuri rinnovi, hanno la finalità di coprire parzialmente gli effetti dei ritardi del rinnovo con una indennità calcolata sullo stipendio tabellare applicabile all’anno 2023. Poiché il rinnovo del CCNL avvenuto il 26.07.2024, ha ridefinito i valori dello stipendio tabellare con effetto retroattivo, rispetto all’anno della stipula, di questi nuovi valori occorre tenere conto ai fini del calcolo degli arretrati relativi a quegli istituti che non abbiano la caratteristica di eventualità (come potrebbe essere la retribuzione di risultato, per la quale appunto gli arretrati non devono essere corrisposti).

Di seguito una ipotesi di calcolo degli arretrati.

31 luglio 2024                Angelo Maria Savazzi

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