Trasformazione concessioni perpetue in tempo determinato in caso di fusione di Comuni

Risposta dell'Avv. Elena Conte

Quesiti
di Conte Elena
30 Luglio 2024

Il nostro ente è il risultato della fusione di due comuni aventi, ai tempi, un rispettivo regolamento di polizia mortuaria. L'ente A nel ‘75 adotta una delibera di consiglio per trasformare i contratti perpetui a tempo determinato (90 anni), mentre il comune B non adotta alcuna delibera e pertanto ciò che allora era perpetuo lo è tutt'ora.

Chiedo se possibile adottare una delibera di consiglio attuale per trasformare anche i contratti del comune B a tempo determinato.

 

Risposta

Al riguardo si osserva, in punto di diritto, che il provvedimento legislativo/normativo istitutivo del comune in parola, nel disporre la fusione in un unico comune, dovrebbe contemplare una disciplina transitoria che regoli compiutamente il passaggio delle competenze dai preesistenti comuni a quello nuovo.

Di prassi, viene indicato che il comune di nuova istituzione subentra nella titolarità delle posizioni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, che attengono al territorio o alle popolazioni sottratte al comune di origine e si stabilisce, altresì, che i provvedimenti amministrativi dei comuni di origine restano in vigore sino a quando non provveda il comune di nuova istituzione.

In tale quadro, al fine di assicurare l'espletamento degli adempimenti finalizzati a consentire l'avvio del nuovo ente locale senza interruzione dei servizi erogati alla cittadinanza, si continuerà ad applicare il regolamento del comune B fino all’adozione di un nuovo regolamento che sarà adottato dall’Ente frutto della fusione di comuni.

Occorre comunque far riferimento, per ogni decisione al riguardo, anche alla disciplina dello statuto afferente all’ente di nuova istituzione e al corretto conferimento della funzione cimiteriale e della complessiva materia della polizia mortuaria.

Al riguardo, si sottolinea che la durata temporanea delle concessioni cimiteriali trova la sua ratio nella demanialità dei cimiteri: infatti, la natura demaniale dei cimiteri contrasta con la perpetuità delle concessioni cimiteriali in quanto finirebbe per occultare un vero e proprio diritto di proprietà sul bene demaniale che, per sua natura, è un bene pubblico, destinato a vantaggio dell’intera collettività.

Peraltro, secondo la giurisprudenza, l’art. 92 d.P.R. n. 285/1990 non prevede la trasformazione delle concessioni perpetue in concessioni a tempo determinato ma si limita a stabilire, per il futuro, che non possono essere rilasciate concessioni a tempo indeterminato e di durata superiore a novantanove anni.

Dalle concessioni perpetue rilasciate in data anteriore a quella di entrata in vigore del D.P.R. n. 803 del 21 ottobre 1975 sono scaturite posizioni di diritto soggettivo che non possono essere assoggettate a una nuova disciplina peggiorativa, salvo il potere di revoca, quando ammissibile.

29 luglio 2024               Elena Conte

 

Per i clienti Halley: ricorrente QT n. 1717, sintomo n. 1795

 

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