DUP 2025-2027: la programmazione delle assunzioni è limitata all’impatto finanziario

Siamo ormai a ridosso della scadenza per l’approvazione del DUP 2025-2027, primo atto della programmazione di bilancio per il prossimo triennio.
Com’è noto, la stesura del DUP ha subito poche ma importanti modifiche per effetto del D.M. 25 luglio 2023, il quale nel rettificare il principio contabile applicato concernente la programmazione ha prodotto effetti soprattutto per quanto riguarda la programmazione dei fabbisogni di personale.

Il senso delle novità approvate con il decreto è quello di concentrare nel Documento Unico di Programmazione l’attenzione sull’impatto finanziario del piano assunzioni previsto per i prossimi esercizi, lasciando direttamente al PIAO il compito di dettagliare il quadro dei nuovi ingressi e le modalità di acquisizione delle risorse necessarie a coprire il fabbisogno per gli anni a venire.
In questo modo, si sono volute evitare innanzitutto possibili duplicazioni di dati ma, principalmente, non appesantire ulteriormente il DUP.

Ciò che tuttavia emerge dalla nuova sequenza di provvedimenti è un atto amministrativo che, mentre entra con discreto dettaglio nella programmazione finanziaria dei programmi di spesa, ne esclude una parte fondamentale, la quale è sì prevista nel PIAO ma è comunque traslata nel tempo a un momento addirittura successivo all’approvazione del bilancio di previsione, dunque con esso allineata solo a posteriori.

Il principio contabile, infatti, recita: “la programmazione di tali risorse finanziarie costituisce il presupposto necessario per la formulazione delle previsioni della spesa di personale del bilancio di previsione e per la predisposizione e l’approvazione del Piano triennale dei fabbisogni di personale nell’ambito della sezione Organizzazione e capitale umano del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)”.
Tanto è vero che, per ovviare a questa asimmetria, non pochi enti procedono comunque ad approvare una deliberazione che delinea la programmazione delle assunzioni (senza che ve ne sia l’obbligo ed esclusivamente al servizio di una più chiara esplicazione delle scelte amministrative dell’ente).

Non vi è, al momento, sentore di una marcia indietro rispetto a tale scelta. Dunque, gli enti hanno elaborato il DUP come richiesto dal principio contabile aggiornato, limitandosi a quantificare le spese di personale per il periodo 2025-2027. Dovrà bastare, almeno ufficialmente, a soddisfare per ora le esigenze informative sui piani assunzionali del prossimo triennio.