Partecipazione vigili urbani a progressione verticale in deroga per diversi profili (area tecnica, di vigilanza, amministrativa-contabile)

Il quesito consente di fare un po' di chiarezza sul percorso che consente di attivare le progressioni verticali. Le progressioni verticali sono una leva per la copertura dei fabbisogni di personale che punta alla valorizzazione del personale interno in alternativa (progressioni in deroga) o in modo complementare (progressioni ordinarie) al reclutamento dall’esterno

In questi termini è all’interno del piano dei fabbisogni di personale (che costituisce una specifica sottosezione del PIAO) che devono essere individuati i profili professionali carenti e poi le modalità di copertura, dopo avere verificato che la copertura dei fabbisogni non possa avvenire attraverso l’ottimale distribuzione del personale già in servizio.

Fatte queste premesse, nel definire i criteri per la valutazione comparativa, in attuazione dell’art. 23, comma 7, CCNL 16.11.2022, l’amministrazione terrà conto del profilo professionale per il quale viene attivata la procedura valutativa. Poiché con la progressione verticale le amministrazioni valorizzano l’esperienza e la professionalità “maturate ed effettivamente utilizzate dall’amministrazione di appartenenza”, l’esperienza maturata e le competenze professionali, che costituiscono due dei macro criteri previsti dalla clausola contrattuale, potranno essere dettagliati in modo coerente con il profilo professionale per il quale si è espresso il fabbisogno.

Nessun impedimento a partecipare alla progressione verticale per determinati dipendenti, ma un vantaggio per coloro che possono far valere l’esperienza e le competenze previste nell’abito dei criteri valutativi; vantaggi che sono giustificati dal fabbisogno di personale che l’amministrazione ha espresso nelle sedi opportune.

8 luglio 2024     Angelo M. Savazzi

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