Calcolo Tari per un'attività industriale che non produce rifiuti speciali ma riutilizza gli scarti per reinserirli nella produzione

Risposta del Dott. Luigi D'Aprano

Quesiti
di D'Aprano Luigi
20 Giugno 2024

Una attività industriale non produce rifiuti speciali in quanto riutilizza gli scarti per reinserirli nella produzione. Questo non ci consentirebbe di applicare la riduzione della superficie né quella destinata a chi avvia al riciclo non potendo la ditta presentare la documentazione necessaria (tipo documento di ritiro materiale ecc...). E' corretto applicare la TARI sulla intera superficie compresa quella produttiva?

Risposta

Il D.Lgs. 116/2020, modificando il codice ambientale all’art. 183, ha fornito una diversa classificazione dei rifiuti, eliminando il principio dell’assimilazione in capo ai Comuni e stabilendo, altresì, quali fossero i rifiuti urbani e quali quelli speciali.

In particolare, il punto 2 della lettera b-ter) inserisce nella classificazione dei rifiuti urbani “i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell'allegato L-quater prodotti dalle attività riportate nell'allegato L-quinquies”. Le attività sono 29 delle 30 categorie del DPR 158/1999 con le quali vengono determinate le tariffe TARI annuali, escluse le attività industriali per le quali i rifiuti prodotti vengono sempre classificati come speciali.

Tra le attività riportate nell’allegato L-quinquies, in confronto con le categorie non domestiche del DPR 158/1999, non è ricompresa, infatti la cat. 20 – Capannoni di produzione industriale. Tali attività, in base alla nuova classificazione del codice ambientale, non potranno mai produrre rifiuti urbani, mentre la tassazione dovrà essere limitata alle eventuali aree di produzione dei rifiuti urbani, quali uffici, mense, spogliatoi, ecc.

Per tali motivi, l’esclusione delle aree di lavorazione industriale deve, pertanto, avvenire a prescindere dalla dimostrazione o meno della produzione e conseguente smaltimento dei rifiuti speciali.

19 giugno 2024             Luigi D’Aprano

 

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