Rinuncia alla delega di ufficiale dello stato civile

L’art. 1, c. 3, D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 dispone:

“3. Le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato e, in caso di esigenze straordinarie e temporalmente limitate, a tempo determinato del comune, previo superamento di apposito corso (…)”.

Il dipendente di cui al quesito è dunque in possesso della prescritta abilitazione per poter esercitare le funzioni delegate dal sindaco.

Nel quesito non si dice, tuttavia, se la dipendente sia l’unica ad aver superato l’apposito corso di abilitazione.

Se questo è il caso, è nella facoltà del sindaco delegarle le funzioni in oggetto.

Ciò premesso, la delega prevista dalla norma sopra citata si presume rispettosa della declaratoria di Area (Operatori esperti) e della consistenza del personale del servizio demografico.

Se ciò è vero, si ritiene che la rinuncia alla delega non sia ammessa dall’ordinamento.

Come ha indicato anche l’ARAN: “(…) si tratterebbe di un inadempimento contrattuale in quanto il lavoratore è tenuto a rendere le prestazioni dovute sulla base della declaratoria delle mansioni della categoria e del profilo di appartenenza, secondo le indicazioni e le esigenza del datore di lavoro e non secondo le proprie autonome valutazioni.”

3 Giugno 2024              Massimo Monteverdi

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