Risposta dell'Avv. Lorella Martini
QuesitiIn relazione allo smaltimento dei rifiuti in proprio da parte delle utenze non domestiche, si chiede cortesemente se le quantità di rifiuti avviate a recupero e/o smaltimento da parte di utenze non domestiche possano rientrare nel calcolo dei rifiuti prodotti dal Comune concorrendo quindi ad accrescere la percentuale di Raccolta Differenziata del comune stesso, oppure no.
Nella normativa non si trova alcun riferimento utile a dirimere la questione.
Le Regioni possono prevedere nello specifico le modalità di calcolo. Tra agli atti della Regione Liguria trovati in rete non si rinviene però alcun riferimento specifico. Sul punto si invita a verificare l’eventuale trasmissione di circolari ovvero di altre comunicazioni, anche di carattere meno ufficiale, che affrontino la questione.
In mancanza, potrebbe essere utile avanzare richiesta di chiarimento all’ufficio regionale.
In mancanza, partendo dal presupposto che il conteggio sia finalizzato alla trasmissione dei dati al Catasto nazionale dei rifiuti, opterei per la soluzione negativa. Il ragionamento è questo: se il Catasto nazionale, nell’elaborare i rendiconti, considera anche i costi dei servizi di igiene urbana, e il Comune non ha modo nella comunicazione dei quantitativi di effettuare un distinguo, considerare anche i rifiuti smaltiti in proprio andrebbe a falsare il risultato finale.
30 maggio 2024 Lorella Martini
Per i clienti Halley: ricorrente QT n. 1684, sintomo n. 1763
TAR Sicilia, Palermo, Sezione V – Sentenza 10 marzo 2025, n. 535
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