Gestione di beni dismessi e successivamente ripristinati

I processi di dismissione dei beni mobili inventariati si perfezionano con l’alienazione, la cessione o l’eliminazione fisica del cespite. In caso contrario, il bene deve continuare ad essere mantenuto all’interno dell’inventario.

Detto ciò, essendo stati i beni oggetto del quesito presumibilmente espunti dall’inventario 2021, non è consigliabile eliminare tale dismissione nell’anno 2023, al fine di non modificare le risultanze dei rendiconti consolidati.

In linea generale, richiamando per analogia la circolare MEF-RGS n. 26 del 9 settembre 2015, si rappresenta che sono suscettibili di essere annotati in inventario tutti i beni mobili che non abbiano carattere di beni di consumo e il cui valore di prima annotazione sia superiore a cinquecento euro, IVA compresa.

Si è dell’avviso che, qualora ritenuto più conveniente e funzionale ai fini della gestione, i pc rigenerati possano essere nuovamente iscritti in inventario valorizzandoli a zero, onde non alterare il valore totale della consistenza patrimoniale.

21 maggio 2024            Paolo Dolci

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