Affidamento incarico a legale e obbligatorietà DURC
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiIl Comune concede in comodato d'uso gratuito un immobile di sua proprietà all'Azienda speciale (sua partecipata al 100%). L'Azienda speciale può concedere in subcomodato alcuni locali dell'immobile del Comune (previa autorizzazione dello stesso) ad Associazioni/organizzazioni del Terzo Settore, mediante affidamento in via diretta, dunque senza gara, senza confronto competitivo?
Si premette che a norma dell’art. 7 del vigente Codice dei contratti pubblici le stazioni appaltanti possono affidare direttamente a società in house lavori, servizi o forniture, nel rispetto dei principi di cui agli articoli 1, 2 e 3, dando conto dei vantaggi per la collettività, delle connesse esternalità e della congruità economica della prestazione, anche in relazione al perseguimento di obiettivi di universalità, socialità, efficienza, economicità, qualità della prestazione, celerità del procedimento e razionale impiego di risorse pubbliche.
L’affidamento in house di servizi di interesse economico generale di livello locale è disciplinato dal decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201 ed il Codice dei contratti pubblici si applica alle imprese pubbliche tra cui rientrano le società in house possedute al 100% dagli enti locali.
Tutto ciò premesso, evidenziato e rammentato, si ritiene che la scelta motivata e la finalità di concedere un bene immobile ad una società in house siano state già fatte e valutate dall’Ente civico in funzione dei vantaggi per l’Ente stesso e rispetto al ricorso al mercato; ciò nell’ambito dell’iter di affidamento dei servizi alla società stessa e dei relativi provvedimenti a monte del contratto di servizio.
Ovviamente, ove l’Ente, tramite il Consiglio comunale, apprezzi i vantaggi pubblici derivanti dal concedere la facoltà di dare in sub comodato, la società potrà essere autorizzata con apposita deliberazione dell’organo assembleare a disporne in tale senso.
Dunque, in questo senso, è importante la motivazione in ordine ai vantaggi d’interesse pubblico della scelta autorizzatoria in favore della società, specie in rapporto alle motivazioni ed alle finalità iniziali di concessione dei beni.
Quanto alle modalità di concessione, anche la società in house è soggetta alle regole del Codice dei contratti, sebbene in questo caso non si tratta di appalti e concessioni, ma di comodato di bene, dovendosi applicare, comunque, i generali principi della trasparenza e della pubblicità discendenti dall’uso di risorse pubbliche o della disponibilità di beni pubblici, in ragione della natura partecipata della società quale derivazione di una PA. Pertanto, la scelta di subconcedere direttamente ad un determinato soggetto deve avere una motivazione rafforzata rispetto agli interessi pubblici generali.
17 Maggio 2024 Eugenio De Carlo
Per i clienti Halley: ricorrente QS n. 3036, sintomo n. 3107
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta della Dott.ssa Elena Turci
Agenzia delle Entrate – Provvedimento 3 giugno 2025, Prot. n. 241540/2025
ANAC – 28 maggio 2025 (Delibera n. 183 del 30 aprile 2025)
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