Rinuncia alla delega a Ufficiale Elettorale

Innanzitutto, l’art. 4-bis, c. 3, D.P.R. n. 223/1967 dispone:

“3. Nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti la Commissione elettorale può delegare e revocare le funzioni di Ufficiale elettorale al segretario comunale o a un funzionario del comune.”

Trattandosi di un funzionario, cioè un dipendente appartenente all’area dei “Funzionari e delle EQ”, si devono distinguere due ipotesi:

- se nell’ente sono presenti dipendenti appartenenti all’Area dei Funzionari e delle EQ, la delega potrà essere conferita a uno di essi;

- se nell’ente non sono presenti dipendenti appartenenti all’Area dei Funzionari e delle EQ, si applicherà quanto previsto dall’art. 109, c.  2, TUEL:

“2. Nei comuni privi di personale di qualifica dirigenziale le funzioni di cui all'articolo 107, commi 2 e 3, fatta salva l'applicazione dell'articolo 97, comma 4, lettera d), possono essere attribuite, a seguito di provvedimento motivato del sindaco, ai responsabili degli uffici o dei servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale, anche in deroga a ogni diversa disposizione”.

Dunque, in questo secondo caso, la delega può essere conferita anche a un dipendente appartenente all’Area degli Operatori esperti se nell’Area Servizi demografici non sono presenti dipendenti appartenenti all’Area Istruttori.

Ciò premesso, la delega prevista dalla norma citata assegna al dipendente funzioni strettamente legate al profilo professionale e che comunque devono essere rispettose della declaratoria di Area.

Se ciò è vero, si ritiene che la rinuncia alla delega non sia ammessa dall’ordinamento.

Come ha indicato anche l’ARAN: “(…) si tratterebbe di un inadempimento contrattuale in quanto il lavoratore è tenuto a rendere le prestazioni dovute sulla base della declaratoria delle mansioni della categoria e del profilo di appartenenza, secondo le indicazioni e le esigenze del datore di lavoro e non secondo le proprie autonome valutazioni.”

16 Maggio 2024            Massimo Monteverdi

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