Distanza minima dalle abitazioni limitrofe per costruzione forno crematorio all'interno del cimitero cittadino

Il Consiglio di Stato, sez. IV, nella sent. 3 gennaio 2022, n. 14, ha affermato che “È fatto notorio nell’ambito della specifica professionalità che i forni crematori con il loro funzionamento producono emissioni inquinanti, costituite in particolare da polveri, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti, tra cui il mercurio sovente presente nelle otturazioni dentarie. Con tutto il rispetto che l’etica impone per quelle che comunque sono le spoglie mortali di un essere umano, non si può allora negare che questo tipo di emissioni sia in termini chimico fisici del tutto identico a quello prodotto appunto dagli inceneritori […].”.

Di conseguenza, se il forno crematorio è considerato alla stregua di un’industria insalubre di prima classe (gli inceneritori rientrano in tale categoria), è necessario rispettare il limite previsto dal regolamento comunale di igiene (per esperienza, tale limite è nettamente maggiore dei 50 metri indicati nel quesito).

In sintesi, perciò, la risposta al quesito è desumibile dalla consultazione del suddetto regolamento comunale e/o negli strumenti urbanistici.

15 maggio 2024            Mario Petrulli

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