Comunicazione ai datori di lavoro dei dati degli attestati di malattia. Modifiche al file XML
INPS – Messaggio n. 1773 del 5 giugno 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
QuesitiUn dipendente part-time verticale (lavora solo nei giorni di mercoledì-giovedì e venerdì) si dimette. Durante il periodo di preavviso, presenta certificato di malattia per il solo giorno di venerdì; la settimana successiva il mercoledì, non rientra e produce nuovo certificato di inizio malattia.
Si chiede se nel conteggio del prolungamento del periodo di preavviso, vadano inclusi anche i giorni intermedi di sabato-domenica-lunedì-martedì.
Innanzitutto, l’art. 12, c. 1, CCNL 9.5.2006 dispone:
"1. In tutti i casi in cui il presente contratto prevede la risoluzione del rapporto con preavviso o con corresponsione dell’indennità sostitutiva dello stesso, i relativi termini sono fissati come segue:
a) due mesi per dipendenti con anzianità di servizio fino a cinque anni;
b) tre mesi per dipendenti con anzianità di servizio fino a dieci anni;
c) quattro mesi per dipendenti con anzianità di servizio oltre dieci anni.”
I periodi di preavviso, dimezzati in caso di dimissioni, sono dunque disposti, in via generale, non in giorni lavorativi ma in mesi di calendario.
Inoltre, l’ARAN ha precisato, nell’orientamento applicativo RAL_359, che:
“(…) per i dipendenti a tempo parziale verticale, l’art. 6, comma 8, del CCNL del 14.9.2000 stabilisce che i termini di preavviso sono i medesimi previsti per il tempo pieno e si applicano con riferimento ai soli periodi effettivamente lavorati.”
Nel caso illustrato nel quesito, il lavoratore è in servizio nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì.
Ipotizzando che il preavviso sia di un mese e decorra dal 1° maggio (mercoledì), esso termina il 31 maggio (venerdì).
Precisato ciò, l’ARAN ha chiarito nell’orientamento applicativo RAL_1641 che: “(…) il decorso del termine di preavviso è sospeso durante il periodo di malattia e subisce, di conseguenza, uno spostamento per un tempo corrispondente alla stessa malattia.”
Ne segue che il periodo di preavviso del lavoratore che ha presentato un certificato di malattia per un venerdì e un secondo certificato che parte di mercoledì si allungherà dei giorni di malattia che coincidono con le giornate lavorative.
Ipotizzando che il secondo certificato sia di tre giorni (mercoledì, giovedì e venerdì), il preavviso si allungherebbe complessivamente di quattro giorni: dal 31 maggio al 4 giugno (martedì).
Tuttavia, poiché il dipendente lavora nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì, il preavviso si conclude comunque il 31 maggio, poiché nei giorni successivi non avrebbe comunque lavorato.
L’ARAN ha confermato questa impostazione nell’orientamento applicativo RAL-359:
“Ad es.: in caso di tempo parziale verticale al 50% con prestazione concentrata nei primi sei mesi dell’anno, se il preavviso contrattuale dovuto è di due mesi e il dipendente si dimette in tronco il 1° giugno, l’indennità di mancato preavviso va pretesa e quantificata solo con riferimento al periodo 1-30 giugno perché comunque a partire dal 1° luglio il dipendente non avrebbe dovuto lavorare, circostanza questa già nota al datore di lavoro.”
8 maggio 2024 Massimo Monteverdi
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 7332, sintomo n. 7431
INPS – Messaggio n. 1773 del 5 giugno 2025
INPS – 5 giugno 2025
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
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Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
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