Atti per organizzare una processione religiosa su sede stradale

Come è noto, l'art. 25 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) prevede che le cerimonie religiose che si svolgono al di fuori dei luoghi di culto, nonché le processioni religiose che si tengono nelle pubbliche vie, devono essere comunicate al Questore almeno 3 giorni prima.

Il dubbio prospettato è se, in occasione delle processioni religiose, sia necessario garantire le misure safety e security di cui alle note circolari del Ministero dell’interno (ad esempio la Circolare ministeriale del 28/07/2017 sulla classificazione del rischio e la Circolare ministeriale n.  11001/1/110 del 18 luglio 2018), con relativo piano di emergenza, valutazione dei rischi ed individuazione di responsabile ed addetti.

Ciò detto, le processioni religiose restano di competenza della Questura per cui l’organizzatore deve verificare con la Questura la documentazione che questa ritiene di chiedere a corredo della comunicazione presentata ai sensi dell’art. 25 TULPS.

Resta fermo che, ove la processione si svolga all’interno o comunque nell’ambito di una manifestazione più ampia con istanza da presentare al comune, allora l’organizzatore, nel progetto per la safety e security della più ampia manifestazione, deve tener conto anche della processione religiosa concordando comunque la security con la Questura.

Inoltre, occorre verificare se sia necessario ottenere l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, se vengono installate luminarie, se si tratta solo di una processione o se si tratta di una messa. In questo caso il piano di emergenza deve indicare anche le misure di safety previste per palco, impianti elettrici, collocazione delle sedie, lampade di emergenza per eventuale svolgimento serale e così via.

6 maggio 2024              Elena Conte

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