Passaggio in giudicato ed irrevocabilità di un’ordinanza di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis

Ricevuta l’ordinanza di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis l'ufficiale di stato civile dovrà verificare:

- l'esistenza dell'attestazione di conformità dell'ordinanza trasmessa a quella contenuta nel fascicolo elettronico del tribunale art. 196 octies disp. Prel.att.c.p.c

- l'esistenza dell'attestazione del passaggio in giudicato dell'ordinanza, o sentenza.

Per quanto attiene al passaggio in giudicato l'ordinanza deve essere definitiva, ovvero non più impugnabile. Tale definitività deve essere accertata dalla cancelleria del tribunale che ha emesso l'ordinanza.

L’ordinanza emessa ai sensi del sesto comma dell’articolo 702-ter produce gli effetti di cui all’articolo 2909 del codice civile se non è appellata entro trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione.

La norma del codice civile stabilisce il cosiddetto giudicato sostanziale, che presuppone l'impugnabilità della sentenza cioè il giudicato formale ex art. 324 c.p.c., è posta al fine di imporre il provvedimento contenuto nella sentenza del giudice come regola incontestabile dei rapporti tra le parti, conferendo così a questi certezza giuridica.

Sarà quindi sufficiente l’attestazione della cancelleria che l’ordinanza non è stata impugnata nei 30 giorni dalla sua comunicazione o notificazione, per garantirne l’immediata esecuzione da parte dell’ufficiale dello stato civile.

6 Maggio 2024              Andrea Dallatomasina

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