Chi non dichiara la pendenza del procedimento penale non va escluso dai concorsi

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 3001, pubblicata il 2 aprile 2024 ha decretato che le cause di esclusione previste dal bando di selezione per l’accesso ad un concorso pubblico devono considerarsi tassative e non possono ritenersi integrate da ulteriori requisiti. Un Comune, che si era visto annullare in primo grado il provvedimento di decadenza dalla posizione di prima ed unica classificata nella graduatoria per la selezione di agente di polizia locale di una concorrente che aveva omesso di riportare la pendenza di un procedimento penale a proprio carico ha fatto infatti ricorso. Atteso che la concorrente, anche qualora avesse messo a conoscenza l’ente del procedimento penale a suo carico, avrebbe avuto comunque diritto all’assunzione, il Consiglio di Stato non ha potuto che constatare l’irrilevanza causale della dichiarazione omessa, inidonea ad integrare una causa di esclusione dal concorso, facendone derivare l’illegittimità del provvedimento comunale di decadenza.

Fonte: Giustizia Amministrativa