Incarico a Funzionario EQ che si dimette per prendere servizio in altro Ente come dirigente

Si ritiene possibile procedere ai sensi del comma 557: è vero che il dirigente non ha un orario di lavoro settimanale predeterminato, ma è in ogni caso un dipendente a tempo indeterminato.
Il compenso però, se si usa il 557, deve essere quello della qualifica dirigenziale (ovviamente proporzionato all'orario di lavoro).
In alternativa, in presenza dell'autorizzazione da parte della PA di appartenenza, si può proporre un contratto di lavoro autonomo ai sensi dell'art. 7, c. 6, D.Lgs. n. 165/2001 che prevede i seguenti presupposti:
"a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente;
b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;
c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; non è ammesso il rinnovo; l'eventuale proroga dell'incarico originario è consentita, in via eccezionale, al solo fine di completare il progetto e per ritardi non imputabili al collaboratore, ferma restando la misura del compenso pattuito in sede di affidamento dell'incarico;
d) devono essere preventivamente determinati durata, oggetto e compenso della collaborazione."
In questo caso il compenso può essere contrattato dalle parti e può cioè prescindere dai valori del CCNL dirigenti.

5 aprile 2024                    Massimo Monteverdi

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