Indicazione astensione “No GreenPass” nel Certificato di Servizio del dipendente

L’attestato di servizio è un documento che certifica lo svolgimento dell’attività lavorativa presso l’ente datore di lavoro, che è tenuto a rilasciarlo, durante o dopo la fine del rapporto di lavoro, a seguito di richiesta scritta da parte del dipendente.

L’art. 2124 del Codice Civile prevede, infatti, nel caso in cui non sia obbligatorio il libretto di lavoro, l'obbligo per il datore di lavoro di rilasciare, all'atto della cessazione del rapporto, un certificato recante l'indicazione del tempo di durata del rapporto stesso e delle mansioni svolte dal prestatore.

Non ci sono norme che definiscono il contenuto dell’attestato di servizio, né la struttura che debba avere; nella prassi operativa, il suo contenuto può variare a seconda dell’uso a cui è destinato.

Generalmente, l’attestato di servizio contiene: i dati anagrafici del dipendente, la durata del rapporto di lavoro, la funzione e la posizione del dipendente all'interno dell'azienda, i dati dell’azienda, il settore di attività e le attività svolte dal lavoratore, lo sviluppo professionale, il tipo di contratto. Solo previo consenso del dipendente, inoltre, è possibile inserire il motivo del licenziamento.

Analogamente, è opportuno non indicare determinati elementi, come ad esempio le malattie e le assenze o il congedo parentale fruito.

Nel caso che ci occupa, si tratta di un attestato di servizio con finalità di ricongiunzione contributi; quindi, tenuto conto che i periodi di sospensione dal lavoro per mancanza di green pass comportano la relativa sospensione, oltre che della retribuzione, anche degli obblighi assicurativi e contributivi nei confronti del dipendente, si ritiene che essa debba essere indicata nell’attestato, per evidenziare appunto il “vuoto contributivo” sull’estratto conto previdenziale per il periodo temporale coincidente con la sospensione.

18 marzo 2024               Angelo Maria Savazzi

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